domenica 21 agosto 2011

LA SOCIETÀ INDUSTRIALE E IL SUO FUTURO (parte 6 e ultima parte)

Due tipi tecnologia
2O7. Una obiezione alla rivoluzione che proponiamo è che essa è destinata a fallire perché (si sostiene), lungo tutta la nostra sto- ria, la tecnologia è sempre progredita, mai regredita, e quindi la regressione tecnologia è impossibile. Ma questa affermazione è falsa.
2O8. Noi distinguiamo due tipi di tecnologia: tecnologia di pic- cole dimensioni e tecnologia dipendente dall'organizzazione. La tecnologia di piccole dimensioni è una tecnologia che può esse- re usata da comunità ristrette senza un'assistenza esterna. La te- cnologia dipendente da una organizzazione è quella che dipende da organizzazioni sociali di grandi dimensioni. Noi siamo con- sapevoli che non esistono casi significativi di regressione nella te- cnologia di piccole dimensioni. Ma la tecnologia dipendente da organizzazione regredisce quando l'Impero romano calde, la te- cnologia di piccole dimensioni dei Romani sopravvisse perché qualsiasi intelligente artigiano del villaggio poteva costruire, per esempio, una ruota per l'acqua, qualsiasi fabbro esperto poteva forgiare il ferro secondo il metodo correntemente usato, e cosÍ via. Ma la tecnologia che dipendeva dall'organizzazione dei Romani regredi. Gli acquedotti caddero in rovina e non furono piÙ ricostruiti; si persero le tecniche di costruzione stradale; il sistema fognario urbano fu dimenticato cosÍ che sono in tempi recenti il sistema igienico-sanitario delle città europee fu rico- struito in base a quello dell'antica Roma.
2O9. La ragione del perché la tecnologia è sembrata progredire incessantemente è che fino a uno o due secoli circa prima della rivoluzione Industriale la maggior parte della tecnologia era una tecnologia di piccole dimensioni. La refrigerazione, per esempio. Sarebbe stato virtualmente impossibile per un gruppo di artigia- ni locali costruire un frigorifero senza le parti costruite in fabbri- ca o le capacità di un laboratorio post-industriale. Se per qualche miracolo fossero riusciti a costruire uno non sarebbe servito a nulla senza una sicura fonte di energia elettrica. CosÍ avrebbero dovuto arginare un torrente e costruire un generatore. I genera- tori richiedono delle grandi quantità di filo di rame. Immagina cercare di fare quel filo senza una macchina moderna. E dove avrebbero trovato un gas adatto per la refrigerazione? Sarebbe sta- to molto piÙ facile costruire una casa di ghiaccio o preservare il cibo essiccandolo o appendendolo, come avveniva prima dell'in- venzione del frigorifero.
210. CosÍ è chiaro che se il sistema industriale crollasse definiti- vamente la tecnologia della refrigerazione andrebbe velocemen- te persa. Lo stessosi può dire di altre tecnologie dipendenti da un'organizzazione. E una volta che questa tecnologia vieneper- duta per una generazione ci vorrebbero secoli per ricostruirla, cosÍ come ci vollero secoli per costruirla la prima volta. I manuali che conserverebbero sarebbero pochi e sciupati. Una società indu- striale, se costruita dal nulla senza aiuto esterno, può solo essere costruita per stadi. Per costruire degli strumenti hai bisogno di altri strumenti...È necessario un lungo processo di sviluppo economico e di processo nella organizzazione sociale. E anche in assenza di una ideologia opposta alla tecnologia non vi è ragione di credere che chiunque sia interessato a ricostruire una società industriale. L'entusiasmo per "processo" è un fenomeno tipico della forma moderna della società e sembra non essere esistito all'incirca prima del XVII secolo.
211. Nel tardo Medioevo vi erano quattro principali civiltà progredire allo stesso modo: l'Europa, il mondo islamico, l'India e l'Estremo Oriente (Cina, Giappone, Corea). Tre di queste civiltà rimasero più o meno stabili e solo in Europa si verificò un processo dinamico. Nessuno sa perché ciò sia avvenuto: gli storici hanno le loro teorie ma sono solo speculazioni. Ad ogni modo è chiaro che lo sviluppo rapido verso una forma tecnologica di società ebbe luogo solo sotto speciali condizioni. Così non vi è alcuna ragione per ritenere che non si possa provocare una regressione tecnologica di lunga durata.
212. Alla fine la società si indirizzerebbe di nuovo verso una forma industriale tecnologica? Forse, ma non vi è alcuna utilità nel preoccuparsi di ciò, visto che non possiamo predire eventi che accadranno tra 500 o 1000 anni. Questi problemi dovranno essere affrontati dalle persone che vivranno allora.
Il pericolo della sinistra
213. A causa del loro bisogno di ribellione e di appartenere ad un movimento, le persone di sinistra o del tipo psicologico simile in genere non sono attratte da un movimento di protesta o di azione i cui obiettivi e la cui appartenenza non sono di sinistra. L'afflusso di mentalità di sinistra può facilmente volgere un movimento non di sinistra in uno di sinistra così che gli obiettivi di sinistra sostituiscono o distorcono gli obiettivi originali del movimento.
214. Per evitare ciò un movimento che esalta la natura e che si oppone alla tecnologia deve prendere una posizione risolutamente anti-sinistra e deve evitare qualsiasi collaborazione con la sinistra. La sinistra è nel lungo periodo inaffidabile riguardo la natura selvaggia, la libertà umana e la eliminazione della tecnologia moderna. La sinistra è collettivista; cerca di unire insieme l'intero mondo (sia la razza umana che la natura) in un complesso unificato. Ma questo implica la direzione della natura e della vita umana da parte di una società organizzata, e richiede una tecnologia avanzata. Non puoi avere un mondo unico senza un trasporto rapido e una rapida comunicazione. Non puoi rendere tutta la gente capace di amarsi l'un con l'altra senza sofisticate tecniche psicologiche, non puoi avere una "società pianificata" senza la necessaria base tecnologica. Soprattutto, la sinistra è guidata dal bisogno di potere, e l'uomo di sinistra cerca potere su una base collettiva, attraverso l'identificazione con un movimento di massa o una organizzazione. La sinistra molto probabilmente non abbandonerà mai la tecnologia, perché è troppo preziosa come fonte di potere collettivo.
215. Anche l'anarchico cerca il potere, ma lo cerca su una base individuale o di piccolo gruppo; egli vuole che gli individui e i piccoli gruppi siano capaci di controllare gli avvenimenti delle loro vite. Egli si oppone alla tecnologia perché rende i piccoli gruppi dipendenti da ampie organizzazioni.
216. Alcuni uomini di sinistra sembrano opporsi alla tecnologia, ma si opporranno solo fino a quando essi ne sono al di fuori e fino a quando il sistema tecnologico sarà controllato da uomini non di sinistra. Se la sinistra divenisse sempre più dominante nella società, così da far divenire il sistema tecnologico uno strumento nelle mani degli uomini di sinistra, essi lo userebbero con entusiasmo e promuovebbero la sua crescita. Nel fare ciò essi agirebbero secondo un modello che l'uomo di sinistra ha seguito sempre nel passato. Quando i bolscevichi in Russia non erano ancora al potere si opposero vigorosamente alla censura e alla polizia segreta, sostennero l'autodeteminazione per le minoranze etniche e così via; ma nel momento in cui arrivarono al potere imposero una censura ancora più stretta e crearono una polizia segreta più bieca di qualsiasi altra polizia zarista, opprimemendo le minoranze etniche almeno quando avevano fatto gli zar. Negli Stati Uniti venti anni fa, quando gli uomini di sinistra erano una minoranza nelle nostre università, i professori di sinistra proponevano con vigore la libertà accademica, ma oggi, in quelle università dove gli uomini di sinistra sono divenuti dominanti, essi si sono mostrati pronti a rimuovere la libertà accademica (questa é la "correttezza politica"). Lo stesso accadrà con gli uomini di sinistra e la tecnologia. La useranno per opprimere gli altri se riusciranno ad averne il controllo.
217. Nelle rivoluzioni precedenti, gli uomini di sinistra più affamati di potere ripetutamente hanno prima cooperato tanto con rivoluzionari non di sinistra, come con uomini di sinistra o di inclinazione piÙ libertaria, e piÙ tardi li hanno traditi per impa- dronirsi del potere. Robespierre fece questo nella rivoluzione fran- cese, cosÍ come i bolscevichi nella rivoluzione russa, i comunisti nella Spagna del 1938 e Castro e i suoi seguaci a Cuba, Data la sto- ria della sinistra, sarebbe completamente insensato per i rivoluzio- nari non di sinistra collaborare ora con gli uomini di sinistra.
218. Vari pensatori hanno sottolineato che la sinistra è un tipo di religione. La sinistra non è una religione in senso stretto per- ché la sua dottrina non postula l'esistenza di un essere sovranna- turale. Ma per l'uomo di sinistra, la sinistra gioca un ruolo psi- cologico molto piÙ importante della religione. Egli ha bisogno di credere nella sinistra; essa gioca un ruolo vitale nella sua econo- mia psicologica. Le sue opinioni non vengono facilmente modi- ficate dalla logica o dai fatti. Egli ha la convizione profonda che la sinistra è moralmente giusta, con la G maiuscola, e che egli ha non solo il diritto ma il dovere di imporre la moralità di sinistra a chiunque (comunque, molti di coloro che noi classifichiamo come "di sinistra" non pensano di esserla e non descriverebbero il loro sistema di convinzioni come di sinistra. Noi usiamo il ter- mine "sinistra" perché non conosciamo una parola migliore per disignare la gamma di princÍpi professati e in relazione tra loro che includono i momenti femministi, i diritti dei gay, la cor- retteza politica ecc. e perché questi movimenti hanno una forte affinità con la vecchia sinistra. Vedi paragrafo 228-231).
219. La sinistra è una forza totalitaria. Ogni volta che la sinistra è in una posizione di potere tende a invadere ogni angolo priva- to e obbliga ogni pensiero a conformarsi a un modello di sinistra. In parte questo deriva dal carattere quasi religioso della sinistra: ognicosa contraria alle credenze di sinistra rappresenta il Pecca- to. piÙ importante, la sinistra è una forza totalitaria a causa del- la spinta degli uomini di sinistra per il potere. L'uomo di sinistra cerca di soddisfare il suo bisogno di potere attraverso una identi- ficazione con un movimento sociale e cerca di passsare attraverso il processo del potere aiutando a perseguire e raggiungere gli obiettivi del movimento (vedi paragrafo 83). Non importa Quan- do lontano è andato il movimento nel raggiungere i suoi obietti- vi; l'uomo di sinistra non è mai soddisfatto perché il suo attivi- smo è una attività sostitutiva (vedi paragrafo 41). Il motivo vero dell'uomo di sinistra non è di raggiungere gli obiettivi apparenti della sinistra, in realtà egli è motivato dal senso di potere che trae dalla lotta e dal raggiungimento di un obiettivo sociale. Di conseguenza, l'uomo di sinistra non è mai soddisfatto degli obiettivi che ha già raggiunto; il suo bisogno per il processo di potere lo porta sempre a perseguire qualche nuovo obiettivo. L'uomo di sinistra vuole eguali opportunità per le minoranze. Quando queste vengono raggiunte egli insiste sull'eguaglianza statistica dell'impresa da parte delle minoranze. E fino a che un solo uomo ospita in qualche minoranza l'uomo di sinistra deve riedu- carlo. E le minoranze etniche non sono ancora abbastanza: nes- suno può permettersi di avere un atteggiamento negativo verso gli omosessuali, i disabili, i grassi, i vecchi, i brutti, e cosÍ via. Non è sufficiente che il pubblico sia informato sul rischio del fumo: un avviso deve essere stampato su ogni pacchetto di sigarete. CosÍ la pubblicità delle sigarette deve essere ristretta se non bandita. Gli attivisti non saranno soddisfatti fino a quando il tabacco sarà posto fuori legge, e dopo toccherà all'alcool e poi agli alimenti inutili, ecc. Gli attivisti hanno combattuto l'abuso volgare dei bambini, il che è ragionevole. Ma ora essi vogliono vietare anche la sculaciata. Ottenuta una cosa, ne vorranno bandire un'altra che considerano nociva, poi un'altra e quindi un'altra ancora. Non saranno mai soddisfatti fino a quando non avranno un controllo completo su tutte i metodi di educazione infantile. E poi si muoveranno verso un'altra causa.
22O. Supponiamo di chiedere a un uomo di sinistra di fare una lista di tutte le cose ritenute sbagliatenella socità e qundi sup- poniamo di apportare ogni cambiamento sociale che essi doman- dassero. È sicuro che entro due anni la maggioranza degli uomi- ni di sinistra troverebbe di nuovo qualcosa di cui lamentarsi, qualche nuovo "male" sociale da correggere peché, una volta ancora, l'uomo di sinistra è motivato meno dalla sofferenza ver- so qualche malesseredella società che dal bisogno di soddisfare la sua spinta verso il potere, imponendo le sue soluzioni alla società.
221. A causa delle restrizioni imposte dal loro alto livello di socia- lizzazione sui loro pensieri e sui comportamenti, molti uomini di sinistra del tipo sovrasocializzato non possono perseguire il pote- re come gli altri. Per loro la spinta verso il potere hasoltanto uno sbocco moralmente accettabile, e questo è la lotta per imporre la loro moralità a chiunque.
222. Gli uomini disinistra, specialmente quelli del tipo sovraso- cializzato, sono Veri Credenti, nel senso del libro di Eric Hoffer, Il Vero Credente. Ma non tutti i Veri Credenti hanno gli stessi tratti psicologici degli uomini di sinistra. Presumibilmente un vero cre- dente nazi, per esempio, è molto differente psicologicamente da un vero credente di sinistra. A causa della sua capacità per una fedeltà diretta solamente verso una causa il Vero Credente è un uti- le, forse necessario ingrediente di qualsiasi movimento rivoluzio- nario. Qui si persenta un problema di fronte al quale dobbiamo ammettere che non sappiamo come comportarci. Noi non siamo sicuri di come imbrigliare le energie dei Veri Credenti verso una rivoluzione contro la tecnologia. Al presente tutto quello che pos- siamo dire è che nessun Vero Credente sarà una recluta utile per la rivoluzione a meno che il suo coinvolgimento non sia esclusiva- mente diretto verso la distruzione della tecnologia. Se egli è legato anche a un altro ideale potrebbe usare la tecnologia come stru- mento per perseguirlo (vedi paragrafi 222, 223.)
223. Alcuni lettori possono dire: “Questo materiale sulla sini- stra è una schiocchezza.Io conosco John e Jane che sono di sini- stra e non hanno tutte queste tendenze totalitarie”. È del tutto vero che molti uomini di sinistra, probabilmente anche una maggioranza numerica, sono persone decenti che sinceramente credono nella tolleranza dei valori altrui (fino a un certo punto) e non vorrebbero usare metodi arroganti per raggiungere i loro obiettivi sociali. I nostri commenti sulla sinistra non si intendo- no applicati a ogni singola persona di sinistra ma vogliono descrivere il carattere generale della sinistra come movimento. E il carattere generale di un movimento non è necessariamente determanato dalle proporzioni numeriche dei vari tipi di perso- ne presenti in esso.
224. Caloro che raggiungono posizioni di potere nei mvimenti di sinistra generalmente sono quelli piÙ affamati di potere perché sono questi ultimi che si sottopongono anche a durissimi sfrorzi per arrivare a posizioni di potere. Una volta che persone di questo tipo hanno il controllo del movimento, vi sono molti uomini di sinistra meno estremisti che interiormente disapprovano molte delle azio- ni dei leader ma non vi si possono opporre. Essi hanno bisogno del- la loro fede nel movimento, e poiché non possono abbandonare questa fede continuano a sostenere i loro leader. È vero, alcuni uomini di sinistra hanno il fegato di opporsi alle tendenze totalita- rie che emergono, ma di solito perdono perché i tipi affamati di potere sono meglio organizzati, senza scrupoli e machiavellici, e sono stati cosÍ accorti da costruirsi una forte base di potere.
225. Questi fenomeni apparirono chiaramente in Russia e in altri paesi conquistati dalla sinistra. Allo stesso modo, prima del crol- lo del comunismo in URSS,gli aderenti alla sinistra in occiden- te raramente criticavano quei paesi. Se pungolati, ammettevano che nell'URSS molte cose andavano male ma poi cercavano di giustificare i comunisti cominciando a parlare delle colpe del- l'occidente. Si opponevano sempre alla resistenza militare del- l'occidente contro l'aggressione comunista. Gli uomini di sini- stra di tutto il mondo protestarono vigorosamente contro la guer- ra degli Stati Uniti in Vietnam, ma quando l'URSS invase l'Af- ghanistan nessuno si mosse. Non che approvassero le azioni dei sovietici; ma a cauda della loro fede di sinistra non potevano opporsi alcomunismo. Oggi, in quelle università dove la "cor- rettezza politica" è divenuta dominante vi sono probabilmente molti uomini di sinistra che in privato disapprovano la soppres- sione della libertà accademica ma ad ogni modo la perpetuano.
226. Pertanto, il fatto che molti di coloro che professano idee di sinistra siano individualmente moderati e sufficientemente tolle- ranti non frena la sinistra nel suo complesso dalle tendenze tota- litarie.
227. La nostra discussione sulla sinistra ha un grosso punto debo- le. Essa è ancora lontana dal chiarire cosa intendiamo con il ter- mine "sinistra", ma sembra che non possiamo aggiungere molto. Oggi la sinistra è frammentata in una miriade di movimenti. Tut- tavia non tutti i movimenti sono di sinistra e alcuni (per esem- pio l'ambientalismo radicale)sembrano includere personalità sia di sinistra che non. Persone di sinistra gradualmente perddono questa connotazione e noi stessi molte volte siamo imbarazzati nel decidere se un dato individuo è o no di sinistra. Tenuto con- to che una definizione di sinistra esiste, la nostra concezione del- la sinistra è definita dalla disamina effettuata in questo scritto e possiamo solo esortare il lettore a usare il suo proprio giudizio nel decidere chi è di sinistra.
228. Ma sarà di aiuto enumerare alcuni criteri per riconoscere la sinistra. Essi non possono essere applicati in maniera rozza e gros- solana. Alcuni individui possono avere delle caratteristiche senza essere di sinistra mentre alcune persone di sinistra posssono non riconoscersi in alcuna di queste caratteristiche. Di nuovo, dove- te solo usare il vostro giudizio.
229. La persona di sinistra è orientata verso un collettivismo di grandi dimensioni. Enfatizza il vovere dell'individuo di servire la società e il dovere della società diprendersi cura dell'individuo. Ha un atteggiamento negativo verso l'individualismo. Spesso ha un tono moralistco. Tende a sostenere il controllo delle armi, l'e- ducazione sessuale e altri metodi educativi psicologicamente "illuminati", la pianificazione, l'azione effermativa, il multicul- turalismo. Tende a identificarsi con le vittime. È contro la com- petizione e contro la violenza, ma spesso giustifica quelle perso- ne di sinistrache commettono violenza. Ricorre con entusiasmo a un linguaggio tipico della sinistra: "razzismo", "sessismo", "omofobia", "responsabilità sociale", "capitalismo", "imperiali- smo", "neocolonialismo", "genocidio", "cambiamento sociale", "giustizia sociale", "responsabilità sociale".Forse il miglior tratto distintivo dell'uomo di sinistra è la sua tendenza a sostenere i seguenti movimenti: femminismo, diritti dei gay, diritti etnici, dirittidei disabili, diritti degli animali, correttezza politica. Qua lunque persona che simpatizza fortemente con tutti questi movi- menti è quasi sicuramente un uomo di sinistra.
23O. I piÙ pericolosi uomini di sinistra, cioè coloro che sono piÙ affamati di potere, sono spesso caratterizati dall'arroganzao da un approccio dogmatico all'ideologia. Comunque i piÙ pericolo- si uomini di sinistra sono i tipi sovrasocializzati che evitano irri- tanti esibizioni di aggressività e si trattenngono dal pubblicizzare il loro essere di sinistra ma lavorano quietamente e con discre- zione per promuovere valori collettivi, tecniche psicologiche "illuminate" per socializzare i bambini, dipendenza dell'indivi- duo dal sistema e cosÍ via. Queste persone "cripto di sinistra" (come possiamo chiamarle) si avvicinano a determinati tipi bor- ghesi nel momento in cui è necessaria l'azione pratica, ma diffe- riscono da loro in psicologia, ideologia e motivazione. Il borghe- se comune cerca di portare le persone sotto il controllo del siste- ma in modo da proteggere il suo modo di vita, o si comporta in questo modo semplicemente perché le sue attitudini sono conve- nzionali. Il "cripto di sinistra" cerca di portare la gente sotto il controllo del sistema perché egli è un Vero Credente in una ideolo- gia collettivista. Il "cripto di sinistra" differisce dalle comuni persone di sinistra del tipo sovrasocializzato per il fatto che il suo impulso ribelle è piÙ debole ed egli è sicuramente piÙ socializza to. Egli si differenzia dal comune borghese ben socializzato per il fatto che vi è in lui una qualche profonda mancanza che fa sÍ che ritenga necessario dedicarsi a una causa e immergersi nela col- lettività. E forse la sua spinta (ben sublimata)per il potere è piÙ forte di quello del comune borghese.
Nota finale
231. Lungo tutto questo scritto abbiamo fatto delle affermazio- ni imprecise e affermazioni che avrebbero avuto bisogno di tut- ta una serie di puntualizzazioni nonché di riserve; e alcune delle nostre affermazioni possono essere del tutto false. La mancanza di sufficiente informazione e il bisogno di brevità hanno reso impossibile formulare le nostre teorie in termini più precisi o aggiungere tutte le necessarie precisazioni. E, naturalmente, in una esposizione di questo tipo si deve necessariamente confidare nel giudizio intuitivo, e questo può a volte essere sbaglito. Quindi non predendiamo che questo testo esprimaa niente più che una generica approssimazione della verità.
232. Allo stesso modo siamo ragionevolmente fiduciosi che le linee generali del quadro che abbiamo qui raffigurato siano gros- so modo corrette. Abbiamo ritratto la sinistra nella sua forma moderna come un fenomeno peculiare delnostro tempo e come un sintomo della disgregazione del processo del potere. Ma su questo possiamo forse esserci sbagliati. I tipi sovrasocializzati che cercano di soddisfare la loro spinta per il potere imponendo la loro moralità su ognuno sono certamente presenti intorno a noi da lungo tempo. Pensiamo che il ruolo decisivo giocato dai com- plessi di inferiorità, dalla bassa autostima, dal senso di impoten- za, dall'identificazione con le vittime da parte di persone che non sono vittime sia una peculiarità della sinistra moderna. L'identi- ficazione con le vittime da parte di potere che non lo sono si può ritrovare in una certa proporzione nella sinistra del XIX seco- lo e nelprimo Cristianesimo ma, per quanto ne sappiamo, i sin- tomi di bassa autostima ecc. non erano cosÍ chiaramente eviden- ti, in questi o in qualunque altro movimento, come appaiono ora nella sinistra moderna. Ma non siamo nella posizione di poter affermare che tali movimenti non siano esistiti precedentemente alla sinistra moderna. Questo è un problema significativo al qua- le gli storici devono dedicare la loro attenzione.

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