martedì 28 giugno 2011

Sbirri dei Mossos uccidono giovane "indignado"

Ci arriva da Barcellona la notizia che un ragazzo è morto in ospedale per le ferite riportate in seguito alla feroce repressione dei Mossos d'Esquadra, il corpo di polizia della Catalogna. In seguito ad un'ordinanza sulla pulizia della piazza occupata dal movimento degli "indignados", il 27 maggio gli spazzini sono stati scortati da squadre antisommossa che hanno massacrato i ragazzi e le ragazze che resistevano passivamente, stando seduti e "incordonati". Tra le varie persone ricoverate, c'era un ragazzo a cui le forze repressive avevano spappolato il fegato e un polmone. E' morto ieri in ospedale.


venerdì 24 giugno 2011

Una nuova Scheggia - Bollettino contro ogni forma di reclusione

EDITORIALE N.3
Finire dentro è sempre più facile e sempre più comportamenti vengano criminalizzati e dichiarati fuorilegge, basti pensare alle ordinanze antibivacco, alle leggi sull'immigrazione, sulla droga o sulla prostituzione. Carcere, repressione e punizione sono delle realtà contro cui chi per necessità, per scelta o anche solo per sfortuna, non si sottomette alla legge impatterà purtroppo sempre più spesso.
Anche il sistema giudiziario dal canto suo si sta evolvendo e giorno dopo giorno ci troviamo di fronte a precedenti sempre più inquietanti: il reato di cui veniamo accusati diventa secondario rispetto al tipo di linea processuale che scegliamo di tenere.
Non veniamo giudicati in base a ciò che abbiamo commesso, ma in base a chi siamo e a quanto siamo disposti a piegarci supinamente di fronte a chi ci giudica. L'uso sempre più massiccio dei reati associativi, con i quali appunto si viene colpiti non tanto perché ritenuti responsabili di un reato specifico quanto per l'appartenenza a "un certo giro" di cui si condividono gli intenti, o l'introduzione del reato di compartecipazione psichica che compara, ad esempio, chi in un corteo spacca una vetrina a chi gli sta di fianco se non si prodiga per impedirglielo o per farlo arrestare, non lasciano molti dubbi su quanto sia vuota la retorica dello stato di diritto o su quanto sia effimera la libertà che all'interno dei suoi confini ci è concessa. Siamo stretti in una morsa che, schiacciando alcuni, restringe la libertà di molti, il tutto finalizzato alla protezione degli interessi dei soliti pochi potenti.
Questo disastro sociale si mantiene spacciando le proprie contraddizioni strutturali per delle sfighe private. Pensiamo, come esempio di base, che quando c'è chi ha troppo c'è sempre chi ha troppo poco e che, finché si manterrà questa situazione, chi ha troppo non sarà mai al sicuro. Vogliono farci credere che il problema non sia ciò che ci viene imposto ma il non adattarsi, il non piegarsi, e così finiamo per sentirci soli e impotenti quando incappiamo nelle maglie dei mega-racket del potere e delle sue istituzioni: magistratura, sbirri e burocrazia annessa. Racket per l'appunto. Legali, ma non per questo diversi da altri che gestiscono i propri affari nell'ombra: sappiamo tutti, per esempio, quanto la differenza tra la libertà e la galera stia più in quanto si ha la possibilità di pagare per un buon avvocato che in ciò che si ha (o non si ha) realmente commesso. Niente di nuovo in un mondo basato sul denaro, né di sorprendente se si pensa che gli stati bombardano popolazioni inermi per interessi economici, però tra questi racket e altri illegali vi è una cruciale, seppur non sostanziale, differenza: i racket istituzionali pretendono di essere considerati Giusti e di giudicarci. Il quieto vivere di chi ci vuole ridotti in catene ha bisogno dell'accettazione di questi valori imposti: dobbiamo introiettare il senso di colpa, di sconfitta, e di impotenza. E così, dai mass-media agli sguardi dei benpensanti, ai luoghi comuni che i loro crampi mentali partoriscono, tutto contribuisce a forgiare sinergicamente un'oscena morale per la quale chi rinchiude ha ragione, mentre chi ha sbagliato se ne deve vergognare.
Come se non bastasse, i veleni di questa morale si diffondono fino a far ricadere, inesorabilmente, le colpe di chi "sbaglia" su chi gli sta vicino, il quale poi a sua volta è tenuto a vergognarsi per le nefandezze che gli sgherri gli infliggono. Per la repressione, riuscire a infondere questo senso di sconfitta negli individui su cui si accanisce è altrettanto importante che erigere mura, piazzare guardie, telecamere e fili spinati.
Adeguamento, rassegnazione e sottomissione tanto fuori quanto dietro le sbarre sono, per chi ha in pugno le chiavi delle nostre vite, requisiti necessari per impedire che qualcuno deragli dai binari dell'ordine imposto. Se una volontà piegata fa già da sola metà del lavoro di tenersi rinchiusa, chi ha maturato uno spirito fiero e ribelle (o anche solo percepisce che gli unici a "doversi vergognare" sono quelli che chiudono altri in gabbia per proteggere i propri interessi) deve costantemente essere tenuto sott'occhio in quanto rappresenta sempre una possibile minaccia. Non fomentiamo illusioni, non stiamo dicendo che basta capire o volere una cosa (come ad esempio la libertà o anche solo lottare contro i soprusi) per ottenerla ma che, sicuramente, se non si comincia dal volerla mai ci si ci sforzerà perché diventi una realtà.
Banale aggiungere che le cose non cadono dal cielo. Ciò che avete tra le mani nasce da individui che, alcuni da fuori e altri da dentro il carcere, hanno iniziato a rimboccarsi le maniche nella speranza di incontrarne altri che abbiano intenzione di farlo. L'idea è quella di sbugiardare questi apparati che monolitici e inattaccabili non sono e che, troppo spesso, beneficiano di un rispetto totalmente immeritato. Inquadriamo la questione carcere nei suoi termini reali, facciamolo soprattutto per darci forza altrimenti se li affrontiamo da soli "loro" rimarranno sempre più forti .
Non ce ne frega niente di fare assistenzialismo, cerchiamo persone disposte a confrontarsi da pari a pari per instaurare rapporti solidali in una prospettiva di opposizione al carcere e a tutto ciò che lucrosamente ci gravità attorno. Un paio di anni fa a Bologna è nato "Scheggia", bollettino antireclusione, con l'intento di creare uno strumento che collegasse il dentro con il "fuori", per dare ai detenuti una seppur modesta possibilità di far sentire la propria voce in città senza i filtri e le censure che canali ben più grossi, come giornali o associazioni, impongono.
Ora "Scheggia" ha deciso di ripartire allargando un po' i suoi orizzonti e, soprattutto, con l'aggiunta di altre persone. Non siamo giornalisti, ricercatori o filantropi, conosciamo il carcere perché sta purtroppo toccando uno di noi, ha toccato direttamente altri e ha strappato compagni e amici a tutti. Nell'editoriale del primo numero spiegavamo che ci sarebbe piaciuto scrivere "Scheggia" insieme, con contributi provenienti sia da dentro che da "fuori". Per questo saranno i vostri scritti, che pubblicheremo in maniera anonima a meno che non vogliate il contrario, la linfa vitale di questo progetto.
Cerchiamo di distribuire Scheggia "fuori" e di farlo circolare dentro spedendolo o portandolo ai parenti che attendono i colloqui. Scheggia, come i presidi con la musica che in varie città periodicamente si tengono sotto le carceri non sono forse che piccolissimi passi ma a noi interessa camminare avendo chiara la direzione.
A volte mentre si cammina viene voglia di correre.
SCARICA SCHEGGIA (PDF)!
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Per ulteriori copie, invio di articoli o notizie scrivere a:
Scheggia
via San Vitale 80
40127 Bologna.
http://scheggia.noblogs.org
scheggia@canaglie.net

L'HARDCORE CHE VIENE DAL CUORE

anche se tutti conoscono questo gruppo non posso non dare il mio parere sulla loro musica.. gli have heart sono un gruppo straight edge di boston formato nel 2002 e per la sfortuna dell'umanità intera hanno pubblicato solo 3 album di cui 1 ep (what counts) e 2 splendidi cd (the things we carry e songs to scream at the sun) e si sono sciolti nell'ottobre del 2009 facendo il loro ultimo concerto il 17/10 al national edge day..(sotto anche il video)
il mio album preferito rimane  "The Things We Carry" 11 canzoni 25 minuti di capolavoro di hardcore fatto come si deve con testi stupendi..  rabbia disperazione positività e commozione è tutto quello che mi fa provare questo gruppo e la loro musica

questo è davvero l'hardcore che viene dal cuore



WHAT COUNTS
THE THINGS WE CARRY
SONGS TO SCREAM AT THE SUN


QUESTI SONO I TESTI DELL'ALBUM THE THINGS WE CARRY:
1) Life Is Hard Enough
Ambitions fall, complications hail
All my insecurities all fucking prevail
Do I turn to a drink or into what I want to be?
Is a substance gonna be the crutch thats going to set me fucking free?
The pressure rises and I feel the strain
The doubt begins and confusions reign
Directionless, where do I turn?
Don't fail me now, the one thing that I've learned

I've learned the strength to fucking push it aside

We know, we know, I got the strength inside
You know I got it and I know it so I'll show it
To live with pain
the choice is in my hands
That's just an anchor that'll you man
We know, we know, you got the strength inside to defeat the problems of our lives without the crutch cause we all know that life is hard enough as it is


2) Watch Me Sink
A breaking in spirit, a breaking in promise, a breaking in me
How can I find the peace inside me of a world I can see
Taking and taking all for ourselves, taking and taking
And it's dragging me down, deeper and deeper
Watch me sink like a stone into a sea of selfishness
Where me is more and you is less

The vanity, it's insanity
We eat the shit that's fed to us
We stomach it and we embellish it and we confuse our love with lust
Can't we find another way?
The way that goes against the grain
Abstain
The grain

The ugliness, the licentiousness, the love that's just skin deep
Please get me out before I become just a memory of what I used to be
Get me the fuck out

We're deaf and blind to our age's cry
We refuse to fucking hear
Not learning to grow, just losing the one I used to see in the fucking mirror
Can't we find another way?
The way that goes against the grain
Abstain
The grain

The egoists, the narcissists, the waters we wade in
Please get me out before I become just a memory of what I used to be
Get me the fuck out

"of a world that's doing its best, nightand day, to make you (me) everybody else" - E. E. Cummings

Please take me out of a world without any heart
Take me out
When they see my hope and then they rip it apart
Take me out of a world we built to serve our selfish fucking selves
Can you tell me where does love fit in?
Remember what love is


3) Armed With A Mind
Caked up and faked up, she's obsessed with the outside
Nothing earned, too afraid to fail, so she lead a hollow life void of insight
Loving what you see but hating what you think because between your mind and your body, t here's a missing fucking link that leaves you vulnerable, susceptible to pain
You're a garden of potential submerged in the rain

True beauty can't be seen with the eyes

Armed, armed with a mind
I'm going to strengthen my action with thought
Make use of the gift that I got and walk fearless because I'm armed with a mind
A weak offense when you step to this
Mind over matter is power over fists
I walk fearless because I'm armed with a mind

I walk fearless with a mind far greater than a fucking fist

Spineless and mindless, you felx your muscles and not your fucking head
A deep man with a strong point made without one thoughtful word said
Huff and puff, the fierce fists will do the talking, can't speak for yourself so your crew's with you walking
Tell me what's worth fighting for and it better be something greater than an evening of the score

Boy, you're true strength sleeps behind your eyes

It's the absent minded fool who's afraid to think, to extend an open hand, to dare to earn a thing
It's the gift inside your head not to take for granted because an unexaminded life is a seed unplanted
As the animals, they can't reason but as humans we can, so are you just a wild animal or a rational man?
Our bodies take you nowhere, might does not make right
There's a gift inside your head called your mind


4) About Face
Fucked it up again but I'm not looking the other way
I see my errors and I know I'm wrong, but it's going to take way more than that to change my ways and start thinking straight, be the person I aspire to be
Own up to myself
Turn my life around

Make amens to my friends, I owe it to myself and them
Pledge allegiance to myself so I must fucking say: I will change
No more selfish ways, no more for number one
It's done
Arrogance is of the past, so I must fucking say: I will change
So are you going to try, or is it going to be the same old fucking song?

I must find, I'll strive for humility
Don't lose your way

It's time we really take a look at ourselves and start caring about someone else


5) The Unbreakable
He was a kind hearted man in a hateful world and he caught everything that life ever hurled
Like the oldest mountain he always stood so tall
Forever showing what it means to be unbreakable

Paycheck to paycheck, three jobs a day
He's the ransom for his family's pain
In the coldest world with the warmest heart, he puts to shame what you consider hard
He's the man you don't see in the mirror
While the world was screaming death he chose a different song to hear
He's the band that's playing while the ship sinks
The song of hope he forever sings
He taught the sun to shine

Now please teach this son to shine

How can this world never break your warm heart in this frigid fucking place?
You're like the river: always flowing and growing never changing, rearranging
How can this world never take your solid stance in these turbulent times?
You're like the tree in the burning forest that never was burned down
And what he said to me was this:

"Just love the world that won't love you back"

Old man take a look at my life, I'm nothing like you are
Take a look at my life, I'm so very fucking far
From the person I aspire to be
Unbreakable


6) Old Man II (Last Words And Lessons Learned)
"I remember the man who just wanted life to live and let live
While we're searching for our lives"

Black Elk: Never should you forget, people want to see you bleed
Sink not to their level, surrender only what they need


7) Song Of Shame
Let me tell you a story about a backfired rocketship
Some trees just can't bloom if the seed of potential never splits
Some trees just can't bloom
They never will

Born to a life of a briught future with every chance to excel
Instead he took this fucking chances with the cheapest goddamn thrills
He'd do anything, he'd take anything for a moment's satisfaction
Sweet seconds of pleasure could never measure to a lifetime of addiction

In the dark night, he tries to remember a future once so bright
"It won't happen to me, it won't happen to me, it won't happen to me"
Thats what they always fucking say

The man who thinks he's above misery, hurt and harm and pain is the man who lives his life tightly bound as a slave in chains of a neverending abyss, of an artificial bliss

And he lives just like a slave for giving his life away for nothing


8) To Us Fools
To our foundations who fell apart and all us kids who belived in you
To all the kids that you sold out and all of us you made feel like fools
We'll stand hard, we'll hold true
We won't let go like you, motherfuckers


9) Something More Than Ink
Just take a fucking good look at just what you did
You set a raging fire in the heart of a kid
Your words and the message you sent are held in my heart as they burn inside my head
It burns
It's burning inside my head
Even if you chose a different path to tread

I guess it was something inside, it was something more to us

So you chose a different path from the one you once set
That's just the cycle of life so take your steps ahead
That doesn't change one thing in my life
I'll never cease to keep your words alive

Because I still believe in what was said
I'll hold on to the last thread
I still believe in what was said
Your absense doesn't bring my value's death

I guess it was something inside, it was something more to us
A hero's fall can never change what I think because at the core of my heart this something more than ink

Something more than ink on apage, on a shirt, on the back of my hand
Something written in stone, words we wrote in stone


10) The Machinist
I've seen the free which you enslave
The walking which you keep chained
I've seen the growth which you keep caged and I've seen the minds that go un-raged
I've seen the body robbed of soul, just to fuel your control
I've seen the standing knocked to their knees, and I see the human beings you treat like machines

Machinist
I am not, I am not, I am not machine
Machinist
I am, I am, I am human being

A stagnant life's a victory for the lover of life that never breeds
Perpetuate, obliterate those addicted to living on their knees
The dealers deplete you, the dealers beat you like a drum without a tone
You're just skin and bones until you say no more
Unlike the silent machines who won't settle the score
Unlike the lifeless objects they want you to be

You want your object, well you fucking got it

I could be the knife in your back
The noose around your neck
I could be the bullet racing through your skull but I'd rather be the force of my spoken word

Let your voices form the weapons

No silence
No compliance
No compliance
In defiance of the rape of growth


11) Watch Me Rise
"Goddamn" he said, "I promised myself I'd never feel this fucking way again
This world has got me praying on my knees for one peaceful thought in my mind, my stride, my life
My time is consumed with a thousand thoughts
Flying free like a flock of birds with no direction or intention of finding home

It's so hard to think
It's so hard to live
When this world doesn't see you any other way

In this world, they choose to see me, they choose to see me like a setting sun
So it's up to me, I have to see me like a rising one

In my days somebody told me that the rain would always come, always come to wash away the pain
But nothing changes and this world still wants me down
Wants me on my knees praying in that rain
Born this way, die this way"

I'd rather die on my feet than live on my knees

I'd rather die on my feet so you can watch me
Watch me rise with the things we carry: the loss, the scars, the weight of hevay hearts, the things we carry

So I say to the slaves of depression: carry on and sing the sweet redeeming song about living this life free and long
Watche me rise for Miles and miles

Cile, stop alla costruzione di centrali idroelettriche

da infoaut



enel_cile
L'immenso progetto avrebbe distrutto ettari di territorio incontaminato. Soddisfazione per le organizzazioni ambientaliste. L'italiana Enel perde il primo tempo della partita.Stop alla costruzione di cinque centrali idroelettriche. Questa la decisione del tribunale di Puerto Montt, che ha detto no ed ha bloccato a tutti gli effetti la nascita del megaprogetto idroelettrico HidroAysen in Patagonia.
La corte, dunque, prende tempo e si riserva di indagare e verificare in ogni suo aspetto quello che è stato il percorso che ha portato all'approvazione del progetto, con il benestare del presidente Pinera, nel maggio scorso.
Dunque, una vittoria per le associazioni degli ambientalisti che da sempre avevano combattuto questo progetto da 3 miliardi di dollari (ma che probabilmente in corso d'opera diverranno quasi 7), che vedeva impegnata anche l'italiana Enel.
Nei mesi scorsi il movimento che si era creato contro il progetto aveva manifestato molto spesso e in alcuni casi erano scoppiati violenti tafferugli con le forze dell'ordine.
Il mega progetto idroelettrico prevedeva la costruzione di tre centrali nei pressi del fiume Pascua e di altre due nelle aree circostanti il fiume Baker. Entrambi i corsi d'acqua sfociano nell'oceano Pacifico. Un guaio per gli ambientalisti che dal primo istante hanno guardato con occhio critico il progetto, a loro avviso pericoloso per la natura e per la normale vita dell'ecosistema. E se consideriamo che la Patagonia è una meta turistica molto battuta negli ultimi anni, si può ben intendere che sarebbe stato causato del danno anche all'industria del turismo.
Comprensibile la reazione di HidroAysen che al contrario delle organizzazioni ambientaliste ritiene il progetto "affidabile" e in grado di produrre energia in modo "ecologicamente sostenibile".
"Tutto questo è normale - dice Mario Galindo, legale del consorzio idroelettrico - la decisione dei giudici si limita a chiedere nuove analisi ambientali per consentire il progetto che in ogni caso verrà portato avanti" conclude l'avvocato.
HidroAysen, composto dalla cilena Empresa Nacional de Electricidad e dalla Endesa, azienda spagnola controllata dall'Enel era un progetto ambizioso che secondo i suoi padri sarebbe stato capace di generare 2,75 gigawat di potenza, all'incirca il 20 percento della totale capacità energetica del Paese.
Tutto vero ma per arrivare a questo sarebbe stato necessario allagare una fetta di territorio grande circa 6mila ettari e sarebbero stati distrutti altri 2mila ettari di foresta incontaminata.
Il megaprogetto ha avuto da subito l'appoggio dell'amministrazione di Sebastian Pinsera che ha voluto supportare l'iniziativa perché il Paese ha bisogno di cercare nuove fonti di energia che possano soddisfare i bisogni della popolazione e dell'industria cilena.
La costruzione del polo idroelettrico secondo alcuni sondaggi non piaceva al 61 per cento della popolazione. Ci sono due conferme in questa vicenda. La prima è che i movimenti ambientalisti con i loro ricorsi e le manifestazioni hanno ottenuto una vittoria vera. La seconda è che questo risultato riguarda solo il primo tempo della partita che certo l'italiana Enel non ha nessuna intenzione di perdere.

giovedì 23 giugno 2011

Dodici attivisti spagnoli di Igualdad Animal, compreso il co-fondatore Sharon AE Nunez, Jose e Javier Moreno Valle, sono stati arrestati questa mattina; trasferiti a Santiago di Compostela al tribunale, con l'accusa di di presunti reati di danneggiamento, furto e cospirazione. Questi arresti, sono stati imposti dalla corte di un Magistrato di Santiago di Compostela, che coordina le indagini.
In questo è incluso il co-fondatore Sharon AE Nunez, Jose e Javier Moreno Valle, sono stati arrestati questa mattina e sono stati trasferiti al tribunale di Santiago de Compostela, con l'accusa di appartenere ad una cellula ALF. Diamo sostegno e solidarietà ai nostri compagni...

lunedì 20 giugno 2011

STRAIGHT EDGE VEGAN & VEGETARIANS SKINHEADS

una nuova community italiana di skinhead straight edge began o vegetariani.. a fanculo gli stereotipi degli skinhead alcolizzati
DAJEEEEE

giovedì 16 giugno 2011

7 ANNI E 10 MESI PER ANTONELLA PAOLO E IVANO

7 anni e 10 mesi: questa la pena inflitta ad Antonella, Paolo e Ivano

Oggi 16 giugno 2010, la Corte d'Appello di Cagliari ha riconsiderato la pena inflitta ai tre compagni nuoresi, reputata troppo lieve dalla Corte di Cassazione in relazione al reato per il quale sono stati condannati in via definitiva.
Sulla base della sentenza, la difesa ha reputato che il massimo inasprimento della pena dovesse arrivare 3 anni e 7 mesi.
Ma dopo tre ore di dibattimento, in appena poco più di un'ora, la Corte ha emesso una sentenza scandalosa: 7 anni e 10 mesi che ripercorrono la linea già tracciata dal p.m. De Angelis e che vanno anche al di là delle richieste del pg.
L'accanimento nei confronti dei tre compagni non è quindi terminato e la condanna odierna ne è un'amara conferma.
Tra le righe delle sentenze finora emesse, si delinea chiaramente l'intento di condannare le idee, come rivendicato dal pg e dal presidente del tribunale nei loro interventi.
Non lasciamo soli i compagni che quotidianamente subiscono la repressione.
Non permettiamo che ci rubino la vita.
Rivendichiamo la nostra e la loro libertà.

breve cronaca di una persecuzione
Antonella Lai, Paolo Anela e Ivano Fadda vengono arrestati il 31 marzo 2006 con l’accusa di essere gli autori del fallito "attentato" del 22 marzo contro una sede di Alleanza Nazionale a Nuoro.
Sin dal primo mese vengono deportati nelle galere del continente, Antonella a S.M Capua Vetere, Paolo a Palmi e Ivano a Palermo.
A gennaio 2009 la Corte d'Appello, sulla base dell’Art. 280 bis "atto di terrorismo con ordigni micidiali o esplosivi", li condanna a 3 anni e 2 mesi con multa di 3000 € per aver posto l'ordigno, chi materialmente, chi moralmente, nella sede elettorale di A.N., facendo cadere l’accusa di associazione sovversiva.
Contro la sentenza di II grado il pubblico accusatore ha ricorso in Cassazione facendola annullare, da cui la nuova condanna nel giugno del 2010.

Questo processo è un processo politico perché politico é il tipo di accusa e la motivazione che spinge gli inquisitori a perseguitarli. A causa del loro attivismo politico i tre compagni erano da tempo seguiti e spiati dalla Digos, hanno dovuto subire il carcere duro e pressioni psicologiche. Quel genere di rappresaglie che il potere riserva da sempre ai suoi nemici.

Le accuse nei loro confronti sono infatti basate esclusivamente su intercettazioni telefoniche e ambientali manipolate e reinterpretate in modo tendenzioso ed arbitrario e sostenute da indizi risibili.
Tra il loro arresto e il processo di primo grado ci fu persino la confessione di un minorenne che ammise di essere stato l’autore della rivendicazione del fallito attentato alla sede di An. Ma questa confessione, mettendo in crisi il delirante impianto accusatorio orchestrato dal p.m. Paolo De Angelis, fu deliberatamente ignorata.
Il suddetto personaggio, spinto da personali ossessioni e ambizioni, si è reso inoltre protagonista di numerosi altri fallimentari tentativi di confermare il cosiddetto teorema Pisanu, quello per cui l'allora Ministro degli Interni sollecitò varie azioni repressive, sostenendo che in Sardegna si fosse creata una "centrale del terrore" composta da
anarchici, indipendentisti e marxisti-leninisti.
Questo è uno dei tanti casi della repressione che dilaga ogni giorno in tutta Italia con perquisizioni, misure restrittive, arresti

Qualunque sarà il verdetto
INGIUSTIZIA è FATTA!

non lasceremo soli Antonella Paolo e
Ivano, né altre/i compagne/i che
ogni giorno subiscono la repressione

LIBERI TUTTI

WE RIDE

i we ride sono un gruppo hardcore punk di vigo (spagna) si son formati nel 2009 e nel 2010 pubblicano "Directions" tutto sommato un bell'album per chi ama gruppi come i no turning back ma con voce femminile.. voto 8 su 10




WE RIDE - DIRECTIONS (2010)

martedì 14 giugno 2011


Humanitarian crisis, I've seen it on TV
Looking for handouts, looking straight at me

No feelings, no grief, no sense
How do you sleep

I really wonder sometimes with no pennies for the poor
Where they find the millions for senseless fucking war

LAMPEDUSA LO SA


Benvenuti ai rifugiati
Benvenuti agli immigrati benvenuti !

Benvenuti agli immigrati
Benvenuti ai rifugiati
benvenuti !

(Andiamo a lampedusa)

la la lampedusa lo sa
la la lampedusa lo sa
Qual'è la sua verita
qual'è la sua dignità

Porta della vita,porta dell' europa
Lampedusa ad aprile era vuota,solitaria e remota
noi sull' isola in cento come un unico gruppo cantavamo nel vento(la libertà)
E non si deve sapere non si può raccontare
la dignità è in cammino e oggi viene dal mare
C'è stato un naufragio nel viaggio (ma non lo diresti)
ci sono gli extracomunitari (e gli extraterrestri)
C' era il sole e i gabbiani
c' erano i pescecani
C' eravamo anche noi immigranti e lampedusani
Stessa felpa nera col cappuccio a salutare una sorella che era una pantera nera del suo crucio
23 aprile su quel pontile da poco ripartito il mercantile
ora so a lampedusa è crudele il destino
qui è un mare bellissimo ma anche un mare assassino


Ma quanta umanità tra le onde del mar
quanta verità dalla nave di là
quanta dignità lampedusa lo sa che frega un cazzo agli italiani da qua

la la lampedusa lo sa
la la lampedusa lo sa
Qual'è la sua verita
qual'è la sua dignità


Lampedusa lo sa si spezza il pane non si lascia annegare
non si lascia una barca 4 giorni in mezzo al mare
bloccata lì da una corvetta militare
13 soldati italianissimi ma senza un cuore per parlare
mentre tutti e 13 i marinai si lanciavano in soccorso e hanno avuto dietro solo guai gettato le scialuppe davanti a onde altissime
la nave Lavigna gli puntava contro un missile
bloccava tutti i porti
tutti limbocchi per respingerli in libia con la paura negli occhi
Lampedusa lo sa non è un reato migrare
stasera sarà un ponte non una barriera esemplare
migrano balene e gli uccelli migratori
migrano gli esseri umani e io non calmo i miei bollori
saliti a bordo saliti nell' inferno
Il più assassino di tutti è senza dubbio il governo !


Ma quanta umanità tra le onde del mar
quanta verità dalla nave di là
quanta dignità lampedusa lo sa che frega un cazzo agli italiani da qua

la la lampedusa lo sa
la la lampedusa lo sa
Qual'è la sua verita
qual'è la sua dignità


Le nostre braccia aperte come finestre, questa canzone la dedichiamo ad Ester
a un funerale pieno di Digos
ma anche di fratelli con cui condivido il grido
Perché questo è un mondo assurdo
senti sulle coste l' onda d'urto
puoi capire che mi ci catapulto e mi suona nella testa come un antifurto
Quante volte questa porta è stata chiusa
e quante tombe senza nome a Lampedusa
Quante volte questa porta è stata chiusa
e quante tombe senza nome a Lampedusa


Benvenuti ai rifugiati
Benvenuti agli immigrati benvenuti !

Benvenuti agli immigrati
Benvenuti ai rifugiati
benvenuti !

lunedì 13 giugno 2011

MAGRUDERGRIND

dubito che questo gruppo abbia bisogno di presentazioni, ma ho voluto mettere questo album del 2009 perchè chiunque si interessi di musica "estrema" non può non metterlo tra i preferiti.
insomma una mitragliata nelle orecchie con 17 pezzi (anche se l'ultimo non è una canzone) di powerviolence/grindcore senza troppi intrippi. le mie preferite rimangono "the protocols of anti-sound", "pulverizing hate mongers" e "bridge burner"
dovete scaricarlo e portarlo sempre con voi quando avete bisogno di attacchi epiletici.. voto 10 su 10
non vedo l'ora di vederli a trutnov quest'estate


MAGRUDERGRIND (2009)

MURDER CONSTRUCT

i murder construct sono un gruppo deathgrind californiano escono nel 2010 con un ep omonimo di 7 pezzi.
questo gruppo è formato da membri ed exmembri degli exhumed, phobia, jesu e il cantante  dei cattle decapitation che da una impronta inconfondibile al gruppo. voto 8 su 10


MURDER CONSTRUCT EP 2010

FEASTEM

la scandinavia partorisce sempre grupponi e i feastem sono un esempio con questo album uscito nel 2011.
"world delirium" contiene 18 pezzi di grindcore velocissimo in stile tipicamente scandinavo come nasum afgrund ed exhale. assolutamente consigliato voto 8 su 10






World Delirium

venerdì 10 giugno 2011

Terapia per i gay con esito drammatico

[Stati Uniti - 09.06.2011] - Negli anni Settanta i ricercatori dell’UCLA avevano sperimentato una “terapia” sui bambini che mostravano una tendenza ad avere varianti sessuali, con lo scopo dichiarato di renderli conformi ai tradizionali ruoli. Un modo per guarire dall’omosessualità, pensato da chi pensava che fosse una malattia.

Questo trattamento può essere la causa che ha portato un uomo al suicidio, riferisce Jezebel. Penn Bullock e Brandon K. Thorp, due reporter della CNN, hanno raccontato la sconvolgente storia di Kraig, un bambino di 5 anni che aveva subito un trattamento perché aveva un comportamento troppo femminile.

Colpevole di aver sottoposto il bambino di allora a questa assai discutibile terapia è George Alan Rekers, che ora è un attivista anti-gay e che l’anno scorso è stato scoperto mentre viaggiava con un escort di sesso maschile.

Rekers aveva sottoposto Kraig, a “un sempre più aggressivo regime di premi e punizioni fisiche e psicologiche, prima in laboratorio, poi a casa del bambino.” Alla fine di questo mostruoso percorso di costrizioni e violenze, Rekers aveva dichiarato che Kraig era stato riportato a una “normale identità sessuale maschile”. Nei decenni successivi Kraig è stato più volte citato il letteratura come un caso riuscito di “terapia riparativa”.

Ma Bullock e Thorp sono andati a parlare con la sorella di Kraig, che in realtà si chiamava Kirk Murphy, e hanno scoperto che il trattamento aveva avuto un esito devastante. A 20 anni Kirk si scopre gay, ma non riesce a convivere con la sua sessualità. E nel 2003 si suicida. Ora i due reporter stanno cercando altri bambini a cui è stato fatto lo stesso terribile trattamento all’UCLA.

Le segnalazioni sono molte, i casi sembrano altrettanto drammatici. Altro che successo, la terapia riparativa di Rekers non solo non ha riparato niente, sempre che qualcosa ci fosse da riparare, ma ha creato danni gravi. Gli anni Settanta sono passati. Forse una buona terapia potrebbe essere quella di accettare le proprie e altrui tendenze, che si manifestino da grandi o quando si è ancora bambini

martedì 7 giugno 2011

Siamo tutti drogati e nessuno lo dice

E’ risaputo che le droghe pervadono tutta la nostra società e il loro abuso è dilagante.
Le autorità dovrebbero vigilare sulla salute pubblica e invece non solo si girano dall’altra parte incuranti del problema, ma ci speculano sopra guadagnando cifre da capogiro.
Ma di cosa stiamo parlando?
Questo non è il classico articolo sulle droghe tradizionali: cocaina, eroina, hashish, marijuana, ecc., ma sulle droghe che inconsapevolmente assumiamo ogni giorno, tutti quanti, che ci piaccia o non ci piaccia!
Se pensate che il fenomeno non vi tocchi, leggete con molta attenzione!
Le droghe affascinano perché alterano la nostra percezione, la capacità di vedere e sperimentare il mondo. Vi sono vari modi per ottenere più o meno lo stesso effetto: cantare, ballare, digiunare, ridere, meditare, leggere, fantasticare, ecc.
Ma la droga è certamente molto più rapida, veloce e…proibita.
Dall’alba dei tempi l’uomo cerca e sperimenta sostanze psicotrope con le motivazioni più variegate, eccone qualcuna:
-      Espandere la propria coscienza per vedere il mondo con occhi diversi;
-      Pratiche di tipo religioso: la marijuana e molte piante allucinogene vengono usate in India e da altre popolazioni indigene;
-      Per curare malattie: oppio, cocaina, morfina marijuana e alcol sono stati i pilastri della medicina ottocentesca e venivano usati per qualunque cosa, dai dolori mestruali all’epilessia. Alla fine dell’Ottocento la cocaina veniva pubblicizzata come medicina miracolosa mentre il vino alla coca fu il farmaco più prescritto in assoluto;
-      Stimolare la creatività: Charles Baudelaire usava hashish e oppio, il collega Alexandre Dumas si univa a lui negli esperimenti con l’hashish. Lo scrittore americano Edgar Allan Poe faceva uso di oppiacei e parte della sua bizzarria descrittiva, derivava proprio da esperienze con la droga. I primi scritti di Sigmund Freud furono ispirati dalla cocaina, e lui stesso ne incoraggiò il consumo;
-      Fuggire dalla noia, disperazione e migliorare l’interazione sociale;
-      Fuggire dal mondo e dai problemi quotidiani, isolandosi artificialmente.
- ...

DROGHE ENDOGENE
Il corpo umano, soprattutto nel cervello e in certe ghiandole, produce potenti sostanze chimiche che hanno effetto sull’umore, pensieri e azioni: le endorfine.
Le endorfine sono sostanze stupefacenti che causano molti effetti tipici degli oppiacei, tra cui euforia, stato di benessere e riduzione del dolore.
L’essere umano oltre a queste droghe oppiacee, genera anche i propri stimolanti (adrenalina o noradrenalina) e i propri sedativi (serotonina e GABA), questi ultimi in grado di rallentare la trasmissione nel sistema nervoso centrale (SNC).
Probabilmente siamo anche in grado di produrre i propri psichedelici, come per esempio la D.M.T. (dimetiltriptamina), poiché è stato dimostrato che la ghiandola pineale, secerne ormoni con una struttura molecolare molto simile.
In pratica, non ci facciamo mancare nulla: eccitanti, stimolanti, psichedelici e sedativi!
Adesso, dopo questa certamente incompleta introduzione, osserviamo da vicino le droghe che tutti noi usiamo inconsapevolmente ogni giorno. Droghe che agendo nel cervello possono avere degli effetti dirompenti sul comportamento e sul nostro modo di pensare.

STIMOLANTI
La famiglia degli stimolanti, lo dice il nome stesso: stimolano, fanno sentire più vigili ed energici, eccitano in pratica il SNC.
I nervi comunicano tra loro mediante impulsi elettrochimici. Un impulso è una vera e propria scarica elettrica che si muove velocissima lungo la fibra di un neurone. Tale fibra può terminare in un muscolo, una ghiandola o in un altro neurone, ma c’è sempre un minuscolo spazio tra la fine della fibra nervosa e la cellula seguente.
Per riempire questo spazio, la fibra rilascia piccole quantità di sostanze chimiche (neurotrasmettitori) che influiscono nella cellula che segue.
Alcuni neurotrasmettitori sono forti stimolanti, che inducono le cellule muscolari a contrarsi, le ghiandole a secernere e altri neuroni a rilasciare scariche elettriche.
Il più comune neurotrasmettitore stimolante è la noradrenalina o norepinefrina.
In pratica gli stimolanti agiscono così: fanno rilasciare alle fibre la noradrenalina oppure altri neurotrasmettitori che eccitano il sistema.
Pertanto l’effetto stimolante che percepiamo nel corpo è il semplice risultato dell’energia chimica del corpo che va ad agire nel sistema nervoso. Lo stimolante induce l’organismo a consumare questa energia prima e in maggiore quantità rispetto alla norma. Questo è il motivo per cui dopo l’effetto stimolante (illusorio e apparente), si è molto più stanchi e scarichi di prima e servono altri stimolanti per tirarsi su, in un circolo vizioso perverso e deleterio!
Zucchero à Mentre il nostro corredo genetico si è sviluppato in un contesto nutrizionale in cui si consumava (nel Paleolitico) procapite solo 2 kg all’anno sottoforma di miele, siamo passati a 5 kg di zucchero nel 1830 per giungere a 70 kg alla fine del secolo scorso!
Lo zucchero bianco è una sostanza innaturale tra le più tossiche in commercio. Basta sapere che viene prodotto con latte di calce (che provoca la distruzione di tutte le sostanze organiche utili: proteine, enzimi, sali, ecc.), poi trattato con acido solforoso per eliminare il colore scuro, poi subisce altri processi, dove viene filtrato, decolorato, centrifugato, per venire alla fine colorato con blu oltremare e blu idantrene (proveniente dal catrame, quindi cancerogeno).
La polvere bianca che si ottiene è sterile, completamente morta e dentro il nostro corpo per essere assimilata e digerita, sottrae vitamine e minerali (calcio da ossa e denti: osteoporosi e carie) per ricostruire almeno in parte quell’armonia di elementi distrutti dalla raffinazione. Questo processo acidifica il terreno biologico.
Una recente ricerca condotta da Bart Hoebel del Princeton Neuroscience Institute, ha scoperto che lo zucchero crea una vera e propria dipendenza e sintomi di astinenza simili a quelli provocati  da altre droghe.
Nel cervello, quando si assume zucchero, avvengono dei cambiamenti neurochimici che fanno aumentare la dopamina, e questa è la ragione per cui quando si viene privati improvvisamente della dose zuccherina giornaliera, si genera una vera e propria crisi di astinenza.
Prima crea una stimolazione e poi c’è la fase depressiva che crea stati di irritabilità.
Questo è causato  dal rapidissimo assorbimento dello zucchero nel sangue che fa salire la glicemia, e costringe il pancreas a secernere insulina. Tale ormone fa scendere bruscamente la glicemia (malessere, sudorazione, irritabilità, debolezza) con bisogno di mangiare ancora zuccheri per sentirsi meglio.
Ma non finisce qua.
Il biologo tedesco Otto Heinrich Warburg è stato insignito il Premio Nobel per la medicina per aver scoperto che il metabolismo dei tumori maligni dipende in gran parte dal loro consumo di glucosio (forma che assume lo zucchero una volta digerito, metabolizzato).
Ingerendo infatti zucchero o farine raffinate (pasta, pane, biscotti, grissini, ecc.), si alza il tasso di glucosio (aumenta la glicemia) nel sangue e l’organismo libera oltre all’insulina, come abbiamo visto, l’I.G.F. una molecola con proprietà che stimolano la crescita cellulare.
In parole povere lo zucchero è la benzina dei tumori.
Caffè à La caffeina è lo stimolante naturale più diffuso e si trova in molte piante.
Il caffè sarebbe stato scoperto dai nomadi etiopi che avevano notato come i propri animali domestici diventavano più vivaci dopo aver mangiato il frutto degli alberi del caffè. Quando provarono a mangiarne i semi, diventarono tutti più briosi, ma alla fine, impararono a ricavare una bevanda dai semi tostati.
All’epoca però il caffè veniva usato solo nelle cerimonie e riti religiosi. Si incontravano una notte alla settimana, bevevano grandi quantità di caffè e rimanevano svegli a pregare e salmodiare.
Il caffè è un forte stimolante: irrita le mucose dello stomaco e vescica (che secernono poi muco per difendersi), procura cattive digestioni gastrointestinali e impedisce una corretta assimilazione dei principi nutrizionali. E’ uno dei principali distruttori di batteri acidofili nell’intestino, con tutte le conseguenze del caso, e nemico numero uno per reni e fegato.
Negli Stati Uniti, dove se ne consumano grandi quantità non è un caso che le marche di antiacidi è pari a quello delle marche del caffè.
Nella nostra società la dipendenza dal caffè è fortissima: molti consumatori non riescono a pensare con chiarezza al mattino e nemmeno andare in bagno senza la dose quotidiana. Soffrono veri e propri sintomi di astinenza se smettono di prenderlo. La reazione di astinenza comincia 24-36 ore dopo l’ultimo caffè, e i sintomi sono mal di testa, nausea, irritabilità, apatia e vomito. Per fortuna i sintomi durano da 36 a 72 ore, ma scompaiono rapidamente.
Johann Sebastian Bach ne era assuefatto, non a caso magnificò la bevanda con la “Cantata del caffè”. Lo scrittore francese Honoré de Balzac, non riusciva a lavorare senza bere una specie di brodaglia densa che gli procurava dolori e crampi allo stomaco.
Thé à Il thé non è irritante quanto il caffè ma è sempre un potente stimolante.
Il suo principio attivo si chiama teofillina, e tra gli effetti nell’organismo, quando lo si beve in quantità, vi è nervosismo, agitazione e insonnia.
Essendo un eccitante, vale la stessa cosa appena vista per il caffè.
Cola à La cola è un seme o noce dell’albero della cola che contiene caffeina. Il loro gusto è molto amaro, ed è per questo che in commercio la cola viene addizionata di zucchero.
La deleteria combinazione zucchero/caffeina, nelle bibite analcoliche gassate, è particolarmente capace di dare assuefazione e questo i produttori lo sanno molto bene.
I genitori per tanto dovrebbero sapere che tali bibite sono droghe velenose capaci di influire sulla salute fisica e lo stato d’animo.
Guaranà à Il guaranà è ricavato dai semi di un arbusto della giungla brasiliana.
Contiene più caffeina del caffè e viene usata per produrre bevande gassate oppure integratori stimolanti.
Mate à In Argentina la bibita alla caffeina più diffusa è il Mate, ricavato dalle foglie dell’ilice.  
Cioccolato à Una delle più note fonti di caffeina è il cioccolato, anch’esso ricavato dai semi di un albero. Il cioccolato contiene molto grasso ed è così amaro che deve essere mescolato con tanto zucchero per renderlo gradevole al palato.
Oltre alla caffeina, contiene teobromina (alcaloide), sostanza affine e con effetti eccitanti analoghi. Vale lo stesso discorso per il caffè con l’aggravante che il cioccolato ha un altro alcaloide e viene zuccherato.
Tabacco à Il tabacco è una delle piante stimolanti più potenti che si conoscano e la nicotina, il suo principio attivo, una delle droghe più tossiche in assoluto.
Un normale sigaro contiene una quantità di nicotina sufficiente a uccidere parecchie persone (il tabacco che brucia ne distrugge gran parte).
La nicotina è talmente forte e pericolosa che l’organismo umano sviluppa rapidamente una certa tolleranza per proteggersi.
Sotto forma di sigarette, il tabacco è una delle droghe che in assoluto provoca più assuefazione: è pari al crack! Sembra incredibile, ma è più difficile liberarsi dell’abitudine di fumare sigarette che smettere di assumere eroina o alcol.
Inalato a fondo, il fumo porta nicotina concentrata ai centri vitale cerebrali in pochi secondi, più velocemente di quanto impieghi l’eroina iniettata. Questo spiega perché fumare provoca un’assuefazione così rapida.
Per tutto il Novecento le autorità incoraggiavano l’uso di questa droga, con il pretesto che favoriva la concentrazione e il rilassamento.
Negli anni Cinquanta non era strano vedere i medici pubblicizzare particolari marche capaci di dare “sollievo alla gola”.
Verso la fine del secolo scorso, la posizione della società cambiò nei riguardi del tabacco.
Oggi, nonostante siano risaputi tutti i pericoli, i governi del mondo, dal commercio di questa droga tremenda ci guadagnano moltissimi miliardi ogni anno, addirittura quello degli Stati Uniti sostiene l’industria del tabacco con fondi pubblici!
Latticini à Dentro di noi sono attive delle droghe derivate dall'oppio e l'eroina: le endorfine!
Nel 1979 venne isolata nel latte vaccino una sostanza oppioide: la ß caseomorfina prodotta dalla lisi della ß-caseina del latte. Successivamente sono state determinate anche altre caseomorfine, tutte peptidi costituiti da sette aminoacidi.
Alcune caseomorfine di origine bovina hanno un'azione analgesica superiore a quella della stessa morfina. Le caseomorfine provenienti dal latte di vacca sono più attive di quelle provenienti dal latte umano. Negli idrolisati del glutine, proteina presente in alcuni cereali, sono presenti le exorfine (o gliadorfine), peptidi con azione simile a quella degli oppioidi.
Si ritiene che le endorfine alimentari possono agire in individui suscettibili direttamente od indirettamente a livello cerebrale causando od incrementando sintomi psichici preesistenti.
E’ noto che i neurotrasmettitori vengono sintetizzati dalle cellule nervose in modo dipendente dalla composizione del sangue e quindi dell' alimentazione.
Il neurotrasmettitore serotonina, deriva dall'aminoacido triptofano (contenuto soprattutto nelle proteine di origine animale).
La conversione del triptofano è la seguente: Triptofano --> 5-idrossitriptofano --> Serotonina --> Melatonina

La serotonina è anche il precursore della melatonina, ormone prodotto dall’epifisi con funzioni di regolazione dei ritmi sonno veglia. Un eccesso di melatonina provoca sonnolenza e depressione psico-fisica! Quindi le conseguenze di una dieta ricca di triptofano può indurre depressione negli esseri umani sani.
 
SEDATIVI
A differenza degli stimolanti, i sedativi sono sostanze che abbassano il livello di energia del sistema nervoso, riducendo la sensibilità alla stimolazione esterna e a dosi elevate inducono il sonno
Alcol à L’alcol è la sostanza psicotropa più diffusa al mondo e utilizzata ogni giorno da milioni di persone. Forse è anche la più antica droga nota all’essere umano.
Una volta entrato nell’organismo, l’alcol viene assorbito con grande rapidità dall’apparato digerente, entra nel flusso sanguigno e raggiunge il cervello, dove influenza stati d’animo e comportamenti. L’organismo deve lavorare duramente per eliminare l’alcol: ne brucia una parte come combustibile (fegato) e ne espelle una immutata sotto forma di respiro (polmoni) e urine (reni). Quindi i principali organi emuntori del corpo vengono sfibrati per espellere l’alcol, ma quello che ne risente di più è il fegato che a lungo andare diventa sempre più gonfio e pieno di grasso (steatosi), perdendo molte delle sue funzioni metaboliche importantissime.
Il senso di calore prodotto dall’alcol è ingannevole: è dovuto all’aumento del flusso sanguigno verso la pelle e questo permette al calore di disperdersi nell’aria, raffreddando pericolosamente il corpo.
L’alcol, tra le altre cose, è un fortissimo diuretico: aumenta la quantità di urina, e questo è un segnale inequivocabile che si stanno sforzando le reni per espellere il veleno, facendo perdere acqua al corpo e sfibrando tali organi fondamentali. Grandi bevute possono provocare forti disidratazioni dei tessuti.
Fuori da ogni discussione che l’alcol sia la più tossica delle droghe esaminate, pur tuttavia, è la nostra stessa società ad aver fatto dell’alcol la propria droga di prima scelta, grazie anche al fatto che i governi, come nel caso del tabacco, ci guadagnano cifre spropositate.
Nessuno ha interesse ad educare le persone del pericolo di questi veleni tossici e pericolosi.
DELIRANTI
Il delirio è uno stato di disturbo mentale caratterizzato da confusione e disorientamento. Dosi eccessive della maggior parte delle sostanze psicotrope danno luogo a delirio in quanto tossiche per il cervello.
Solanacee à La famiglia delle piante solanacee comprende alcuni prodotti naturali molto diffusi: pomodori, peperoni, peperoncini, melanzane e patate. Ne fanno parte anche piante tossiche come il tabacco, e alcune piante magico-velenose come il giusquiamo, mandragola, stramonio e belladonna.
Le solanacee hanno un aspetto spaventoso: sono piante rigogliose, pelose con odori strani e fiori molto singolari.
Tutte le parti di queste piante contengono scopolamina, una droga che provoca delirio e che è fortemente velenosa. La concentrazione più alta è nei semi, mentre le radici ne hanno meno, per cui sono le più sicure da consumare. Comunque sia, radici, semi, foglie e fiori possono essere mangiati, fumati, messi in infusione per ricavarne delle tisane allucinogene.
Gli effetti mentali indotti sono: irrequietezza, disorientamento e delirio, comprese allucinazioni anche intense e vivide.
La capacità della scopolamina di scollegare, chi le assume, dalla realtà ordinaria, spiega la loro diffusione in alcuni ambienti poco raccomandabili…
La farmacologia utilizza ancora oggi la scopolamina come farmaco: è venduta come sonnifero da banco o sottoforma di compresse per il raffreddore e allergie, per asciugare il naso che cola.
Attenzione con questo non si vuole affermare che è pericoloso mangiare patate o pomodori o melanzane! Questi frutti della terra, se mangiati nelle corrette combinazioni e sequenze apportano principi nutrizionali importanti. Le patate, in particolar modo (gli amidi più veloci da digerire), andrebbero cotte al forno con la buccia e mangiate da sole assieme a verdure crude. Si sconsiglia il loro abbinamento con cereali e/o proteine animali!
Noce moscata à La noce moscata è il seme, ricoperto da un involucro esterno detto macis, di una pianta tropicale. Contiene una droga detta miristicina che nell’organismo può essere trasformata in uno degli allucinogeni analoghi alle anfetamine.
Sia la noce moscata sia il macis, sono infatti utilizzati da tempo come sostanze psicotrope.
FARMACI DA BANCO
Dopo aver elencato le sostanze chimiche naturali, contenute in alcuni alimenti e/o piante, che vanno ad interagire con il SNC, è doveroso aggiungere un capitolo sui farmaci da banco.
Moltissimi prodotti in vendita, considerati innocui anche dagli stessi medici prescriventi, e usati da milioni di persone ogni giorno per svariati problemi di salute, interagiscono pericolosamente con il nostro SNC. Sono informazioni utili da sapere, per evitare gratuiti squilibri mentali, soprattutto nel caso di bambini.
Antistaminici à Le allergie sono in costante aumento nella nostra società e non a caso gli antistaminici sono tra i farmaci più consumati in assoluto.
Quello che però c’interessa è che stranamente il nostro SNC è molto sensibile a questi farmaci.
Alcune reazioni allergiche sono mediate da una sostanza endogena, cioè prodotta dal corpo, ce si chiama istamina.
I farmaci, nel tentativo di eliminare i sintomi delle allergie, bloccano l’azione della istamina, cioè bloccano il lavoro importante che sta compiendo la Natura. Ecco perché con gli antistaminici non si curerà mai nessuna allergia!
In compenso, gli antistaminici provocano delle profonde alterazioni dello stato d’animo, rendono depressi, acidi, apatici e incapaci di ragionare in modo chiaro. Offuscano il pensiero.
Sono sostanze psicotrope!
Questo è il motivo per cui alcuni antistaminici, come per esempio la Piribenzamina, vengono utilizzati da tossicodipendenti per sballarsi.
Viene venduto anche il Nopron, detto “sciroppo della mamma manager”, e dato da pediatri inconsapevoli per far dormire bambini piccolissimi.
L’uso di questa droga (ipnotico) è molto diffusa nei bambini piccoli che piangono di notte e/o che piangono dopo, per esempio, la poppata di latte vaccino. Il latte vaccino è una delle sostanze più intolleranti che esistano, e i piccini, spesso e volentieri, piangono proprio per l’azione tossica che ha a livello intestinale.
Noi adulti cosa facciamo? Li droghiamo con un ipnotico, con tutti le conseguenze e i danni che possiamo solo lontanamente immaginare.
Cortisonici, corticosteroidi à Le ghiandole surrenali, oltre all’adrenalina scernono dei corticosteroidi (cortisone e affini).
Sono universalmente usati per ridurre le infiammazioni, le reazioni allergiche e le eruzioni cutanee.
Come ogni farmaco, anche i cortisonici, anche a dosi modeste, possono sconvolgere in modo drastico l’equilibrio chimico dell’organismo e dare luogo a tossicità, fino al decesso.
Arrestano la produzione da parte del corpo di steroidi naturali, e le conseguenze possono essere: aumento di suscettibilità, stress e infezione.
Questi farmaci, inoltre, possono dar luogo a euforia estrema, simile alla psicosi maniaco-depressiva, e un loro uso prolungato può trasformare tale euforia in profonda depressione.
Gli steroidi possono rendere psicotici alcuni individui e fare venire manie suicide.
Sciroppi per la tosse à Alcuni sciroppi per la tosse non contengono alcuna sostanza psicotropa, altri invece noti sedativi come alcol e cloroformio, stimolanti come pseudoefedrina, antistaminici o derivati oppiacei.
Il principale sedativo da banco per la tosse contiene destrometorfano, un parente della codeina che calma il nucleo della tosse, senza andare a curare l’origine della stessa.
I consumatori drogati, ne assumono grandi quantità per ottenere uno stato da zombie chiamato dexing o robotripping.
Broncodilatatori à Sono farmaci che aprono le vie aeree nell’apparato respiratorio e agiscono stimolando il sistema nervoso simpatico, che regola le pareti muscolari dei tubi bronchiali. La conseguenza, oltre all’effetto voluto, è che provocano eccitazione, irrequietezza, ansia e insonnia.
Creano molta dipendenza, quando l’effetto di una dose svanisce, la costrizione bronchiale aumenta rendendo necessarie altre dosi, e via così in un circolo deleterio.
Uno dei farmaci più ampiamente prescritto, la teofillina, viene tenuto sotto attento esame come possibile causa di comportamenti violenti e singolari. La teofillina è il principio attivo del thé ed è un parente stretto della caffeina.
Decongestionali nasali à Uno degli effetti degli stimolanti è quello di contrarre i vasi sanguigni nel naso e nei seni. Tale costrizione restringe i tessuti, consentendo all’aria di passare meglio.
Tale effetto è ovviamente momentaneo, e quando svanisce viene seguito da una reazione opposta detta “rimbalzo”, nella quale i seni sono più chiusi di prima. Il meccanismo di forte dipendenza dipende dalla natura temporanea del sollievo che danno, se si continua ad usarli per far fronte al “ribalzo” che segue alla dose iniziale, in breve non si riuscirà più a respirare senza.
Nel mercato sono disponibili forme decongestionanti orali contenenti la pseudoefedrina, parente stretto della efedrina stimolante.
LEGGI DELLA VITA
Esistono alcune leggi immutabili in Natura che scandiscono la nostra esistenza.
Nel nostro caso due sono le Leggi che interessano.
La “Legge della Forza”, afferma che tutta “la Forza usata, e quindi consumata, in ogni azione vitale o medica, è la Forza Vitale, e cioè, quella che proviene dall’interno dell’organismo e non dall’esterno”.
La “Legge del Doppio Effetto”, afferma invece che “l’effetto secondario sull’organismo vivente di qualsiasi atto, abitudine, indulgenza o agente, è l’esatto contrario del primo effetto”.
Cosa significano queste fondamentali Leggi?
Da una parte si stabilisce che è la Forza Vitale organica ad agire e produrre l’Azione, dall’altra che l’effetto secondario di ogni sostanza è contrario al primo.
Quindi quando assumiamo sostanze tossiche-velenose come caffè, thè, cioccolata, zucchero o altre droghe come fumo o farmaci, l’effetto immediato è l’eccitazione del sistema.
Questa eccitazione però non è dovuta alla droga in sé (caffeina, nicotina, teofillina, teobromina, ecc.), ma all’Energia o Forza Vitale che viene sequestrata dal corpo per espellere la tossina velenosa.
Dopodiché si manifesta l’effetto secondario che è esattamente contrario: tutto il sistema prima eccitato, energico, si svuota e scarica.
A lungo andare, questo assurdo modus vivendi antinaturale, debilita fisicamente e psichicamente l’uomo di energia vitale.
Siamo drogati e non lo sappiamo
All’appello mancano moltissime altre sostanze con effetti diretti sul SNC, ma certamente il materiale trattato è sufficiente per affermare che oggi una persona “normale”, con uno stile di vita “normale”, è un drogato!
Ricordiamo che l’abuso di droga non è il consumo di una sostanza non accettata o illegale: drogarsi significa assumere qualunque sostanza che danneggia la salute fisica e/o mentale.
Far crescere bambini con alimenti putrefattivi come le proteine animali, alimenti mortiferi come bevande gassate e alcoliche (eccito-deprimenti), zuccheri e cereali raffinati (eccito-deprimenti), caffè, thé (eccito-deprimenti), significa sviluppare adulti corrotti, drogati, dipendenti e soprattutto privi di energia vitale. Quindi predisposti alle malattie e al controllo mentale!
Tutto questo ovviamente fa comodo al Sistema, a cui non dispiace aver a che fare con persone non libere e manipolabili.
Quindi non dobbiamo scandalizzarci se oggi i giovani abusano di alcol o altre sostanze deleterie per il corpo e la mente: noi adulti li abbiamo svezzati e fatti crescere con droghe non meno tossiche e pericolose per la salute!
Tratto dai seguenti libri:
-      Dal cioccolato alla morfina: tutto quello che dovete sapere sulle sostanze che alterano la mente”, Andrew Weil e Winifred Rosen, ed. Arcana
-      Anti-cancro: prevenire e combattere i tumori con le nostre difese naturali”, David Servan-Schreiber, ed. Sperling & Kupfer
-      Il Sistema Igienistico”, Herbert Shelton, ed. Manca

domenica 5 giugno 2011

OMEOPATIA PER L'OMOSESSUALITA????

[Germania - 05.06.2011] - Cure omeopatiche per combattere l'omosessualità. Ha scatenato rabbia e polemiche l'articolo intitolato «Con l’omeopatia contro l’omosessualità» pubblicato sul magazine online Telepolis che racconta del lancio da parte dell'associazione dei medici cattolici tedeschi (BKA) di una terapia rivolta ai gay e alle lesbiche che vogliono sconfiggere la loro omosessualità. La federazione delle lesbiche e dei gay tedeschi (LSVD) ha giudicato l'iniziativa «un insulto» e ha affermato che ancora una volta i membri della comunità cattolica si dimostrano omofobi e confermano di non avere alcun rispetto per gli omosessuali.

Il BKA, che si autodefinisce «la voce della comunità medica cattolica», afferma che la cura omeopatica può essere acquistata direttamente sul sito web dell'associazione. L'omosessualità - si legge sul sito ufficiale - non è una malattia, ma una serie di trattamenti sono disponibili per tenere a bada tale inclinazione. La terapia è un mix di cure omeopatiche, psicoterapia e consigli religiosi. Ad esempio tra le terapie omeopatiche più controverse l'associazione consiglia la prescrizione di «globuli», piccole pillole che contengono per lo più zucchero: «Sappiamo di numero persone con inclinazioni omosessuali che si trovano in difficoltà e soffrono molto - dichiara Gero Winkelmann, direttore dell'associazione, in una lettera spedita al settimanale tedesco Der Spiegel - Se qualcuno è infelice, malato o si sente in difficoltà, deve sapere che noi possiamo aiutarlo».

Secondo Winkelmann, che sottolinea come l'iniziativa non vuole né ferire né mettere sotto pressione la comunità gay, esiste una ampia e affermata letteratura medica e scientifica che conferma la tesi che l'omosessualità può essere curata. Il professore cita testi di psicoterapia, filosofia e teologia quindi «l'insegnamento della Chiesa cattolica, le Sacre Scritture e gli studi omeopatici di Samuel Hahnemann», il medico tedesco vissuto tra il diciottesimo e il diciannovesimo secolo, ritenuto il fondatore della medicina alternativa chiamata omeopatia. Sul sito dell'associazione dei medici cattolici compare anche la testimonianza di un omosessuale tedesco che ringrazia la BKA perché la cura può dare una speranza a tutti i gay che soffrono per le proprie inclinazioni sessuali.

Di diverso avviso appaiono i membri dell'associazione tedesca dei gay e delle lesbiche. Dopo aver precisato che i più importanti studi scientifici affermano che l'orientamento sessuale si manifesta già dall'infanzia, i membri dell’LSVD dichiarano che non è possibile alterare con falsi medicinali le proprie inclinazioni sessuali: «Quest'iniziativa è davvero pericolosa - sbotta Renate Rampf, portavoce dell'associazione gay - Essi usano le insicurezze dei giovani omosessuali e bisessuali e soprattutto quelle dei loro genitori. Queste ridicole soluzioni terapeutiche sono pericolose perché posso essere destabilizzanti». Quindi, dopo aver ricordato che l’Organizzazione mondiale della sanità ha rimosso l’omosessualità dal codice delle malattie internazionali solo nel 1993, dichiara con amarezza: «Il diciannovesimo secolo per gli omosessuali è già finito con novanta anni di ritardo»

Immigrazione e criminalità

In linea con le più tradizionali teorie socio-psicologiche che nel corso degli anni hanno tentato di dare una spiegazione alla criminalità degli immigrati, l'ISTAT, in una pubblicazione del 1994, ha osservato che in Italia vi è stato un "inserimento progressivo degli stranieri nell'area criminale" e che "una considerevole quota di immigrati, provenienti per lo più dai Paesi extracomunitari, non trovando quelle opportunità di inserimento sperate, ha finito per costituire un serbatoio inesauribile per l'arruolamento di manovalanza criminale a basso costo" (40). Nel 1998 l'Istituto Nazionale di Statistica è ritornato sul problema attribuendo l'elevata presenza straniera nell'area criminale a fattori connessi alle particolari disagiate condizioni economiche, alle situazioni di clandestinità, ai conflitti culturali, all'assenza di legami familiari (41).
Nonostante l'attualità delle motivazioni poste a base delle varie argomentazioni, queste teorie spiegano solo alcuni dei processi criminogeni, ma non riescono a rendere conto in modo adeguato delle trasformazioni e della grandezza dei fenomeni che oggi sono sotto gli occhi di tutti e che caratterizzano lo scenario dei rapporti tra migrazioni e criminalità.
Si avverte, infatti, l'esigenza di un modello di analisi più vivace e più aderente alla realtà, che sappia combinare le analisi ricordate con un'indagine capace di considerare la criminalità dell'immigrato come dipendente da una serie di fattori, tra cui un ruolo determinante assume l'ingresso delle organizzazioni criminali nel traffico dei migranti. La tesi è che una parte della criminalità commessa dagli stranieri, soprattutto se irregolari o clandestini, è in correlazione con le operazioni di traffico e con lo sfruttamento delle organizzazioni criminali che si dedicano alle migrazioni illegali.
Grazie ad una capace opera di ricerca e di individuazione delle zone economicamente depresse, la criminalità organizzata è riuscita a rendere altamente remunerativo il trasferimento di consistenti masse di persone, spinte dalla necessità della sopravvivenza, verso Paesi ad economia avanzata, estendendo la sua attività oltre il trasporto illegale ed orientando la destinazione dei soggetti interessati attraverso forme diversificate di pubblicità illusoria. In questo traffico, gli interessi degli immigrati, relativamente alla domanda ed all'offerta di trasporto, convergono con quelli delle grandi organizzazioni criminali, pronte a fornire servizi di carattere illegale. Infatti, la speranza di trovare lavoro e la possibilità di eludere la normativa o l'attività di controllo degli ingressi in un Paese, malgrado l'attuazione di una politica migratoria restrittiva, spinge questi soggetti a rivolgersi all'organizzazione criminale, la sola pronta a soddisfarne la domanda.
L'esistenza di queste compagini criminali di notevole spessore ed importanza che agiscono nello specifico settore, anche se coordinando in maniera diversificata le proprie attività, appare ormai certa ed evidenziata dai seguenti fattori:
  • entità dei flussi migratori;
  • diversa nazionalità delle vittime;
  • violenza nella gestione;
  • redditività finanziaria del business e suo reinvestimento in attività criminali ancor più redditizie.
Questo traffico, poi, proprio per le condizioni di clandestinità, comporta quale naturale conseguenza che i soggetti interessati vadano ad occupare, nei Paesi di approdo, posizioni "marginali", caratterizzate dalla precarietà, dall'emarginazione sociale e dal degrado ambientale in cui, con estrema probabilità, dovranno vivere. Le speranze di riscatto sociale, di emancipazione e di benessere economico, infatti, si infrangono contro la crudezza della realtà che li attende non appena giunti nel Paese di destinazione.
Se non già prima, nella fase successiva all'ingresso scatta la morsa del controllo malavitoso, con i vari abusi, angherie e vessazioni che ne conseguono. Sottoponendo questi individui a condizioni di vita più disagiate e degradate di quelle che li hanno costretti ad affrontare i rischi dell'immigrazione clandestina, la criminalità organizzata riesce ad instaurare uno stato di perenne dipendenza che sfocia, sovente, in vere e proprie forme di schiavitù. L'asservimento al potere di queste compagini delinquenziali è totale ed incondizionato fino all'estinzione del debito contratto (42) (destinato ad ingigantirsi nel tempo).
I livelli e le modalità di sfruttamento sono vari e diversi, a seconda del genere e dell'età, ma tutti accumunati dalle diverse pratiche costrittive che vanno dal ricatto psicologico alla minaccia violenta, e spesso il dazio da pagare a chi sfrutta non è solo economico ma anche fisico, sessuale, psicologico. A sottolineare il livello disumano di costrizione vi è, poi, l'inammissibilità di deroghe alle imposizioni, pena l'applicazione di variegati sistemi di punizione che, non di rado, possono comprendere anche la soppressione del soggetto o interessare i prossimi congiunti.
D'altra parte, le condizioni di miseria, di precarietà e di subordinazione costituiscono le premesse sufficienti perché gli immigrati si trovino quasi automaticamente inseriti nei circuiti delle "opportunità" criminali. Per quanto paradossale possa sembrare, è in questo modo che si aprono ampie possibilità di realizzazione di un qualsiasi reddito e di inserimento lavorativo, sia pure saltuario e marginale. Gli immigrati si ritrovano, così, trasformati in un esercito illegale di forza-lavoro di riserva che la malavita può gestire secondo le proprie finalità: da una parte, avviandolo nel mercato del lavoro nero, dall'altra, spingendolo verso attività più propriamente illegali, quali la prostituzione, il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti, l'accattonaggio, i furti e le rapine. Anche le attività più diffuse ed apparentemente innocue, come il commercio ambulante, spesse volte sono indirettamente gestite dalle organizzazioni criminali attraverso la fornitura della mercanzia, generalmente di contrabbando o provento di furto e rapine.
Insomma, gli immigrati, in virtù del traffico e del conseguente sfruttamento cui vengono sottoposti, costituiscono, per le èlite criminali dei Paesi di origine, terreno fertile per il reclutamento di manovalanza (fedele ed omertosa, se non altro per ragioni di solidarietà etnica), utilissima per espandere all'estero la propria influenza.