lunedì 17 ottobre 2011

LIBERAZIONE UMANA E ANTISPECISMO

-          Il tema dello sfruttamento animale e dello specismo sono argomenti superficiali nella società attuale, le lotte contro di essi vengono visti come un qualcosa di alternativo, adottato solo da estremisti, o borghesi radical chic, e l’indifferenza verso la condizione animale non è altro che una semplice tattica sociale. Ogni giorno sul piatto di milioni di persone vengono serviti fratelli e sorelle di altre specie, sfruttati e uccisi solo per alimentare una tradizione disgustosa e antropocentrica circondata da falsità pseudo-scientifiche (ad esempio che la carne e il latte appartenente ad un'altra specie ci facciano bene e siano naturali) senza contare quanta irrazionalità e mancanza di logica si nascondono dietro questa patetica cultura.
-          Alimentano la separazione tra gli individui, mettendoci in delle categorie  precostruite, ci tengono divisi, sottolineano la diversità, e infine ci premono affinché  difendiamo la nostra categoria ciecamente: uomini-donne, etero-omosessuale, animale-animale umano, bianchi-neri, uomo-madre terra. L’esistenza di queste categorie è un male, generalizza ed elimina ogni tipo di unicità e libertà dando a tutti un compito una caratteristica schematizzata che porta avanti le disuguaglianze.
-          Queste disuguaglianze creano la piramide sociale che non è nient’altro che una semplice scala di chiaro stampo nazista. Ieri come oggi ai primi posti ci stanno i maschi eterosessuali ricchi e di razza pura, e nell’ultimo posto, le specie diverse da quella umana e madre natura, paragonabili agli ebrei nella Germania del Terzo Reich.
Molti pensano che la causa animale e della Terra siano cose secondarie o di poca importanza, ma non sono consci del fatto che la loro liberazione porterebbe automaticamente alla liberazione di qualsiasi oppresso, distruggendo quei meccanismi che portano avanti le disuguaglianze sociali. Avvicinando la razza umana verso la condizione animale e della Terra porterà maggior sensibilità ed empatia verso queste categorie(l’aumento dell’empatia verso specie diverse non puo’ fare altro che far risorgere interesse verso la condizione degli appartenenti alla specie umana), e demolire la piramide sociale dall’ultimo gradino farà cedere ogni tipo di verticalismo.
-          Fin quando esisteranno animali allevati e massacrati nelle industrie ci saranno sempre                  violenze e la vita verrà vista come una cosa di poca importanza senza valore facile da portare via; Finche ci sarà anche solo una mucca imbottita di medicinali, stuprata annualmente e artificialmente per poi portarle via il suo cucciolo e rubandole il latte, esisteranno i bordelli, la prostituzione, lo sfruttamento della donna e i loro corpi non assumeranno mai dignità integrità e unicità.
-          Ogni volta che delle galline verranno sfruttate per le loro uova, gli operai e i lavoratori soffriranno dietro delle macchine di una fabbrica, in un campo e usati per le loro capacità.
-          Fin quando la nostra Terra sarà umiliata distrutta e cosparsa di grigiore la razza umana perderà ogni minimo istinto di libertà e stabilità mentale, assumeranno sempre più frustrazioni e malattie psicologiche.
-          L’elenco di esempi e similitudini potrebbe continuare all’infinito, ma possono bastare per far capire che il rispetto delle altre specie e della natura non sono nient’altro che l’anticamera della liberazione umana, per portare a termine queste obbiettivo è necessario colpire tutti i simboli dello sfruttamento animale e della Terra, uno dopo l’altro, e solo allora l’oppressione dell’uomo sull’uomo non avrà più ragione di esistere.

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