lunedì 30 maggio 2011

Anarchismo, Femminismo ed Ecologia: Oltre il Dualismo (colin wright)

"Una società futura basata sull'amicizia con la natura produrrà 
ciò che migliaia di anni di tentativi artificiali 
non sono riusciti a creare, un'organizzazione 
spontanea, libera, solida e forte negli affetti personali" Voltairine de Cleyre

Abbiamo visto che l'anarchismo ha approfondito la critica liberale all'autorità; mentre il femminismo ha esteso la definizione di individuo. Comunque, la relazione tra anarchismo e femminismo rimane irrisolta, talvolta paradossale. Così per L. Susan Brown, "l'anarchismo trascende e contiene femminismo nella sua critica al potere" (Brown, p.209). Nel frattempo, per l'English Zero Collective, "il femminismo oltrepassa l'anarchismo perche il femminismo mostra autorità, gerarchia e leadership per ciò che realmente sono, strutture di potere maschile" (Zero Collective, p.7). L'anarchismo e il femminismo parlano entrambi alla totalità della società, ma nessuno dei due può dichiarare una completa dominanza egemonica sull'altro. La teoria anarco-femminista rimane poco sviluppata, malgrado un rinnovato interesse durante gli anni '70, e gli eloquenti scritti di Carol Ehrlich, Peggy Kornegger e altre. Eppure, una sintesi di queste due differenti filosofie politiche, sarebbe possibile e anche desiderabile, mentre invece rimane da completare. Attualmente, ognuno offre una struttura utile per osservare l'altro, mentre si aggiungono sostanza e ragionamenti. Tuttavia, piuttosto che provare ad unire anarchismo e femminismo, è possibile suggerire un metodo alternativo. L'anarchismo sociale e il radicalismo femminista rappresnetano entrambi tentativi per andare oltre le radici individualiste del liberalismo classico, dove l'individuo è messo contro la Comunità. Noi possiamo superare questo pensiero dualista concentrandoci sul campo emergente dell'ecologia, dove i diversi individui diventano parte di una Comunità dell'unità-in-diversità (Bookchin). In un saggio recente, Thomas S. Martin propone che un "intreccio" di femminismo, anarchismo e ecologia sta iniziando a prendere forma (Martin). Il femminismo è l'ordito, l'anarchismo è la trama e l'ecologia è la fibra. Unire questi movimenti in una convergenza, sostiene, consiste in un'analisi della dominazione. Mentre una critica alla dominazione è certamente un punto cruciale di contatto per l'anarchismo, il femminismo e l'ecologia, la dominazione stessa rimane solo un aspetto del comportamento umano. E' con l'avanzamento del femminismo che è stato rilevato il limite con cui il pensiero patriarcale ha svalutato la vita delle donne. Così non solo pensieri ed emozioni, pubblico e privato, sono rimasti separati, ma anche il comportamento fondamentale al mantenimento della specie è stato sottovalutato. La questione dell'educazione dei figli, assieme a quella degli infermi, degli anziani e spesso degli uomini stessi sono cadute inevitabilmente sulla spalle delle donne. I valori come la preoccupazione e l'empatia che rendono l'aiuto mutuale possibile, provengono dalla nostra lunga permanenza come bambini all'internod ella cultura delle donne. L'anarchismo è realmente un teoria che riguarda il potere e l'autorità, e il potere e l'autorità tendono ad agire nel loro stesso interesse. Come teoria, l'anarchismo comprende la spiegazione dei comportamenti umani che promuovono l'interdipendenza e il sacrificio personale. D'altro canto, il movimento delle donne, che ha puntato la'ttenzione sulla relazione tra l'autonomia e l'interdipendenza, non ha parlato uniformemente nelle sue analisi del potere. L'ecologia è stata capace di offrirci una più vasta struttura concettuale in cui convergono le valutazioni di ognuno. In un modello ecologico ( e qui ne intendo realmente uno sociale ecologico), nè l'anarchismo nè il femminismo sarebebro costretti ad inserire nella struttura altrui. Invece, ciascuno può svilupparsi indipendentemente, o piuttosto, interdipendentemente. Il pensiero ecologico si trova alla base del recente lavoro della filosofa femminista Lorraine Code. Mentre critica l'ecofemminismo con la sua identificazione problematica donna-natura, Code riconosce il valore del modello ecologico come veicolo per il femminismo:

"Una società orientata sulla comunità ed ecologicamente responsabile creerebbe preoccupazione e partecipazione comune alle questioni fondamentali e sarebbe in grado di ritrutturare il dibattito fra i membri della comunità come conversazione, non come confronto. Il suo scopo è quello di promuovere l'appoggio reciproco e un ambiente non oppressivo" (Code, p.278)

"Inoltre, l'ecologia può fornire mezzi al femminismo per "creare spazi per sviluppare resaponsabilmente prospettive che rendano esplicite le interconnessioni tra le forme e i sistemi di dominazione, sfruttamento, e oppressione, in tutte le loro differenti manifestazioni" (Code, p.27l).

Il pensiero ecologico stesso deve molto alla tradizione libertaria. Dal geografo del 19° secolo Peter Kropotkin all'ecologista sociale dei giorni nostri Murray Bookchin, la visione anarchica delle comunità a democrazia diretta che non cerca di dominare la natura offre alternative alla minaccia industriale capitalista che grava sull'integrità della biosfera. Quello di cui non si è tenuto conto è che queste visioni ecologiste possono comprendere una negoziazione mediata e femminista tra pubblico-privato. Così è possibile aprire la strada a un dialogo produttivo tra donne e uomini, tra femminismo e anarchismo. Una nuova forma politica può ancora emergere: deve muoversi necessariamente oltre il patriarcalismo liberale e la sua enfasi all'individualismo isolato per dirigersi verso l'ugualitarismo tra individui, verso la comunità e la Terra, in modo che fioriscano assieme in armonia.

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