venerdì 1 luglio 2011

LA DISCIPLINA DELLA FORZA

la disciplina della forza (come la chiamo io) è comunemente conosciuta come "straight edge", ovvero l'astinenza dalla maggiorparte
delle sostanza psicoattive, come il tabacco, l'alcol, le droghe, caffè, tè, medicine, eccitanti, zucchero bianco e così via.
premetto che non tutte le persone che abbracciano questa filosofia, seguono allo stesso modo questo movimento e le stesse ragioni, ma in ogni caso
io spiegherò cosa significa per me questo stile di vita, cercando di analizzare tutti i punti in maniera semplice ed esaustiva:

- individualismo: il germe dell'auto-lberazione sta nel semplice rifiuto di voler assumere sostanze che possano alterare l'equilibrio comportamentale
                  fisico ed emozionale, deviando così il proprio essere e il proprio naturale io, la ragione primaria e più importante di questa scelta
                  quindi è la necessità di tornare ad essere puri perfetti autonomi liberi e soprattutto unici padroni della propria vita.



- lotta anticapitalista ed eco-difesa: sapiamo tutti che le industrie, piantagioni, e coltivazioni intensive offrono un grande contributo alle
                                       multinazionali e ai loro infami e vili scopi, perpetuando lo sfruttamento degli esseri umani,
                                       la distruzione degli ecosistemi e in generale della madre terra. nonostante sia quasi impossibile sottrarsi
                                       a questo cancro, è opportuno e di aiuto contrastare queste corporazioni laddove è possibile (sigarette, medicine, ecc)


- antispecismo: la sperimentazione è radicata nella tradizione delle grandi imprese, testano su animali per verificare gli effetti dell'alcol del tabacco
                e dei medicinali prima di metterli in commercio. gli alcolici per essere esteticamente migliori vengono trattati con ingredienti di origine animale
                come gelatine, caseine, albumine e varie colle animali, quindi smettere di fumare e bere può essere un aiuto per la loro liberazione.


- il controllo: la cultura del consumo vuole che il vizio entri a far parte della tradizione, vendendo e proponendo dei modelli da seguire, come la mercificazione
                del corpo umano (che sia uomo o donna), il sesso irrispettoso, l'intrattenimento, l'utilizzo quotidiano di sostanze psicoattive, il monopolio, il proibizionismo che porta una grossa fetta
                di popolazione a fare uso di droghe, la falsa scienza che campa sulla frustrazione della gente mettendo in commercio psicofarmaci e medicinali
                utili per curare (per lo più) malattie fisiche e mentali che loro stessi hanno creato. rifiutare tutto ciò significa respingere il loro controllo
               

- l'amore: la salute psico-fisica e l'amore individualista è un tema sottovalutato da tutti, forse per il semplice fatto che le persone vengono educate in una società masochista,
           dove il proprio bene e l'egoismo più positivista e naturale vengono sostituiti da atteggiamenti auto-lesionisti, mascherati (neanche più di tanto)
           da una serie di luoghi comuni e giustificazioni che legittimano questi comportamenti. tutto ciò oscura l'importanza dell'amore per se stessi,
           ovvero, un sentimento fondamentale per stimolare completamente l'empatia e la sensibilità verso gli altri.


- il divertimento e i rapporti umani: società, cultura, noia e apatia sono i mali principali che portano gli individui ad abbandonarsi a vizi in nome del divertimento,
                                      del benessere, delle emozioni forti, e dello sfogo, vedendo come quasi impossibile la realizzazione di queste situazioni senza alcol
                                      o droga. l'astinenza è una grandissima alternativa a tutto questo, per dimostrare che non necessito di bere, fumare, drogarmi per
                                      divertirmi, esaltarmi, per rilassarmi, essere estroverso, stare bene, non ho bisogno di usare una persona come mero oggetto per sfogare i miei impulsi sessuali. il mio cervello è la mia unica arma, le emozioni
                                      e la musica sono la mia unica droga, e i rapporti umani sono tutto ciò di cui ho bisogno.


quindi in ultima analisi lo straight edge per me è lotta politica ed esistenziale (che va di pari passo con l'antispecismo e l'anarchismo), è un grande passo verso
l'integrità, la perfezione, la naturalità e soprattutto la libertà
                                     

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