domenica 29 gennaio 2012

WOLF X DOWN

Quando scopro l'esistenza di gruppi con voci femminili entro subito in iperventilazione soprattutto in una scena dove le donne hanno poco spazio per paura di essere giudicate, o per semplice mancanza di supporto o peggio ancora pochi stimoli visto l'influenza fallo-centrica dell'hardcore odierno, ad ogni modo sono felice di parlare dei Wolf x Down, un gruppo vegan straight edge dalla germania, si sono formati nel 2011 e han buttato giù questa demo stupenda "MMXI" supportata dalla Catalyst Record (e si sa ogni cosa che esce dalla catalyst è oro) con 4 pezzi, pochi ma carichissimi, con una voce violentissima, dei breakdown massicci e testi che toccano tematiche come l'ecocidio (ROT), e sul lavoro (RAT RACE), ma la mia preferita in assoluto rimane "Faithless".
Ho avuto la fortuna di vederli poco tempo fa a Berlino, e dal vivo sono ancora più grandi, li rivedrei mille volte e aspetto con ansia prossime uscite. scaricatevi sta bomba se ancora non ce l'avete, e supportate sempre gruppi così, supportate sempre le donne (con talento) nell'hardcore.





venerdì 27 gennaio 2012

BIRTHRIGHT

Eccomi a recensire ancora  una band anni 90, sto parlando dei Birthright, gruppo
hardcore di Indianapolis, formato nel 1994.
Ebbero continui cambi di line-up (compreso Pete Wentz dei Fallout Boy al basso, quando ancora diceva di essere vegan straight edge), ma il fondatore e membro fisso rimane il cantante Kurt Schroeder (inizialmente bassista degli Earth Crisis).
I Birthright sono uno dei gruppi più influenti della scena vegan straight edge americana degli anni '90, forse anche una delle più politicizzate insieme ai Chokehold, dando particolare attenzione alla liberazione animale, della terra e di ogni tipo di oppressione come stato, capitalismo, sessismo, omofobia e la cultura della droga e del sesso promiscuo ("siamo carne che va avanti e indietro in cerca di una vicinanza spirituale che non può avvenire attraverso uno scambio fisico?
questo non vuoldire che il sesso è sbagliato o sporco, ma per iniziare, realizziamo che ci sono conseguenze per ogni azione, questa non fa eccezione.
è una chiamata a mettere in discussione il nostro interagire con la sessualità, esattamente come mettiamo in discussione altri aspetti della società e della cultura.
facendoci del male l'un l'altro, e facendo del male a noi stessi, nascondendo il dolore. la soluzione sta dentro di noi, dobbiamo solo avere la forza di guardare.)
La loro attività inizia con l'Ep "Ascension" pubblicato dalla Catalyst Record (fondata da Kurt) contenente 6 pezzi tra cui la title track (con il motto "So what do we want? Animal liberation! And when do we want it? NOW!" ripreso poi dai xTears Of Gaiax nella canzone Etched In Stone), lo stile è caratterizzato da un hardcore/metalcore sull'onda degli Earth Crisis, Culture e Chokehold.
Nel 1995 pubblicano l'Ep omonimo con 3 pezzi ("Purge" - "Strike"- e "Interregnum"), subito dopo nel 1996 la Words Of War Records produce un loro split insieme agli Unconquered, ma con solo un pezzo a testa ("Outcast" per i Birthright).
Un anno dopo esce Out Of Darkness con 9 pezzi tra cui 6 son registrati live e prodotto dalla Good Life Recordings.
I Birthright si sciolsero nel 1999 poco dopo il loro tour Europeo a causa di conflitti personali tra i membri, terminando così la storia di uno dei gruppi hardcore vegan straight edge più belli di sempre, influenzando la maggiorparte dei gruppi metalcore xvx dagli anni 2000 in poi come i gather, seven generations, maroon, tears of gaia ecc.
Il cantante Kurt ha formato poi i Risen, altro gruppo validissimo, e continua a produrre band stupende per la Catalyst (Unveil, WolfxDown, Anchor ecc) e nel 2008 produce  "These Words Run In My Veins", ovvero una raccolta di tutti i pezzi (purtroppo solo 9) registrati in studio dei Birthright, che metterò a disposizione qui insieme a un live del 1998.
AMATELI O AMATELI

"Queste sono più che semplici parole
sono quello in cui credo, quello che mi alimenta, che mi rende ciò che sono
questo è un impegno per tutta la vita, non una fase, puoi indossare i vestiti giusti,
ascoltare la musica giusta, uscire con la gente giusta, ma non ha senso- tu non sei queste
cose, tu sei quello in cui credi.
ogni cosa che ci hanno insegnato è una menzogna. dal primo giorno siamo stati spogliati del nostro potere di controllare le nostre vite,
viviamo in un sistema che ci dice di rimanere intossicati, di distruggere vite innocenti, e trovare risposte guardando
oltre noi stessi, quando in realtà tutte le risposte le abbiamo dentro.
lo stesso sistema che ci dice di consumare i loro veleni mortali, di mangiare la carne di innocenti,
di opprimere milioni di umani in tutto il mondo, e di rinunciare al controllo sulle nostre vite.
metti da parte tutto quello che hai imparato e comincia di nuovo. RISORGI
Toccato dalla mano dell'uomo, ogni cosa diviene polvere, per egoismo, e avidità abbiamo trasformato
questo mondo in un luogo di sofferenza interminabile, insegnando la via dell'oppressione dalla nascita,
prendendo incessantemente e dando nient'altro che dolore in cambio.
questo ciclo deve rompersi e ridurre questa menzogna in cenere.
auto-liberazione è liberazione della terra, è liberazione umana, è liberazione animale.
tutte le lotte valgono come una.
non siamo isole, ogni cosa che facciamo colpisce tutto ciò che ci sta attorno, proprio
come questa esistenza ci insegna a sua volta. finchè continueremo a uccidere
questo mondo con le nostre azioni e inazioni anche noi moriremo.
finquando stupreremo ciò che ci da vita, finchè vivremo senza rispetto,
e finchè permetteremo di far controllare noi stessi dall'apatia e dall'avidità
non troveremo alcun senso di pace e felicità individuale. fin quando rimarremo meschini egoisti e insicuri
nessuno dei cambiamenti che faremo sarà duraturo.
auto-liberazione è liberazione della terra sono la stessa cosa sono inseparabili, uno porta all'altro,
e fin quando continueremo il ciclo di abusi su noi stessi e sul mondo intorno a noi, porteremo solo la nostra sconfitta.
abbiamo imparato il silenzio come abbiamo imparato ad essere acritici, ignari del prezzo che stiamo pagando. se non parliamo del male
che sta attorno a noi, diventiamo complici, i pensieri sono inutili se non vengono espressi, solo i morti non parlano,
e il silenzio,ad ogni modo, è comunque morte .
esistiamo in un sistema che non ci dovrebbe essere, una deviazione della natura, distante da quel che ci da vita,
dominato dal patriarcato che opprime tutti, includendo donne e animali non-umani e tutti quelli che si oppongono allo status quo.
le corporazioni non hanno il diritto di alimentare la sofferenza degli innocenti, per ottenere profitto dalla vendita di morti, o dei corpi delle donne
o dei loro veleni. siamo stati deviati nel compiacimento, imparando ad ignorare la pazzia che ci circonda.
l'uomo bianco sta al centro dell'inferno che ha creato, in un sistema che lo pone in una posizione di privilegio.
accecato da questo privilegio non riesce a vedere la sofferenza dei suoi eccessi. un mondo in catene. tutto ciò deve finire." - Birthright




BIRTHRIGHT- THESE WORDS RUN IN MY VEINS
1.Forsworn
2.Gnosis 
3.Ascension 
4.Purge 
5.Strike 
6.Interregnum 
7.Outcast 
8.Strength Through Abstinence 
9.Led Astray



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LIVE AT KORTRIJK NY 1998




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venerdì 6 gennaio 2012

LE CATENE DELLA REPRESSIONE SESSUALE



- La nostra società è infettata da una piaga terribile, quella della repressione sessuale; ogni giorno veniamo bombardati da propaganda diretta con un solo semplice scopo, ovvero quello di rendere uomo e donna meri oggetti sessuali, corpi inermi davanti al mercato dello sfruttamento e della tradizione sessista radicata nella nostra cultura; a questa propaganda se ne aggiunge un'altra di stampo religioso, che con i suoi tabù, e la diffusione della concezione del peccato, crea confusione nelle menti delle persone, poste davanti a due figure, da una parte quella della meccanizzazione dei rapporti sessuali  e dall’altra una benda culturale che reprime la conoscenza libera del proprio corpo, tutto ciò non può portare altro che frustrazione, depressione, deviazione dei rapporti sociali, ansia, mancanza di rispetto del corpo altrui e infine maschilismo inconscio e non.
- La donna, ovviamente, è una delle maggiori vittime di questa violenza psicologica, annegata sin dalla nascita in un mare di fallo-centrismo e sottomissione, si può notare tutto ciò dai primi anni a contatto con le istituzioni scolastiche (imposizione della separazione di genere tra bambino e bambina) o con il mercato del consumo con giocattoli appositi per femmine, come bambole perfette da imitare, o bambolotti da accudire, segnando così il destino della donna, ovvero, quello di femmina di plastica, prima, e madre-casalinga, dopo. Inconsciamente vista esclusivamente come ricettacolo vaginale per la continuazione della specie, la donna non appartiene al proprio corpo e viceversa, ma all’uomo o al bambino che dovrà nascere, da qui, con l’aiuto religioso si formano i movimenti anti-abortisti , ovvero, movimenti che si aggiudicano con arroganza ed egoismo, la decisione sul corpo femminile per quanto riguarda la scelta di continuare una gravidanza o interromperla. Propagandano delle falsità scientifiche (basta aprire un libro di scienze per capire che il feto sviluppa tutte le connessioni cerebrali dal quarto mese in poi, quindi capacità come sofferenza e altri sentimenti sono ancora inesistenti), un etica davvero penosa fondata su fantasie patetiche (come il feto che urla, scappa o altri vaneggi ridicoli). Questa feccia disgustosa, porta avanti una lotta “in nome della vita”, ma allo stesso tempo tratta l’esistenza di un futuro bambino come un oggetto, senza sapere quante donne vengono stuprate, o abbandonate da un compagno, o semplicemente senza denaro per crescere un figlio. Secondo il movimento pro-life queste donne potrebbero, dare il figlio in adozione, o magari in una comunità o perché no in un orfanotrofio, senza immaginare lontanamente quanta sofferenza porterebbe ad un bambino una situazione simile.
- È necessaria quindi una presa di posizione da parte del genere femminile, in modo che possano riappropriarsi del proprio corpo e della decisione di diventare madri, di liberarsi dalla cultura maschilista, dal patriarcato, dalla supremazia dell’uomo sulla donna e da una sessualità repressa. Questo cambiamento è collegato alla condizione degli omosessuali, gli individui gay vengono visti come un insulto al genere maschile perché provano attrazione verso gli uomini, e si sa, provare attrazione verso i maschi è roba da femminucce quindi è un male, e non sia mai uscire fuori dall’immaginario machista; mentre le lesbiche sono rappresentate come persone con l’invidia del pene, e un'altra volta spunta fuori l’arroganza fallo-centrica in tutte le sue forme.
- Il sistema ci fa annegare nell’omofobia, ci etichetta come malati, diversi, deviati, patologici, ci impicca, ci lapida, ci fucila, ci da degli stereotipi e schemi da seguire (come essere appassionati di moda, avere degli atteggiamenti da oca- per gli uomini- o da camionista- per le donne), ma nello stesso momento per rendersi democratico, si nasconde dietro una maschera di benevolenza subdola, cercando di integrarci nella sua società, aiutandoci a imitare in maniera patetica gli eterosessuali, come fanno con i malati di handicap, gli danno agevolazioni, un posto nell’autobus o nella metro, ma vengono trattati sempre come malati e non come persone. Così viene fatto a noi, alcuni ci danno il diritto al matrimonio, a manifestare, ci fanno lavorare, ci danno il diritto di voto, e entrare nei locali, questo è il processo di assimilazione che vogliono farci seguire.
- Io non voglio esser visto come malato, deviato, scherzo della natura, non voglio avere i loro contentini democratici, non voglio sposarmi per dimostrare che amo qualcuno, non voglio seguire le loro favole e sogni di vita perfetta, odio le vostre carnevalate, non sopporto i gay pride, le leggine in difesa dei gay, non voglio esser dipinto come gaio, rosa e felice, sono incazzato e voglio essere un semplice essere umano libero di amare e vivere in armonia con i miei fratelli e mie sorelle, che siano eterosessuali, bisessuali, omosessuali o trangender, in quanto varianti della sessualità naturale.
- Per questo è obbligatorio portare avanti una guerra a senso unico e senza compromessi, con ogni mezzo disponibile, anche violento se necessario, contro i movimenti che incatenano le vittime del sessismo, le istituzioni, le correnti anti-abortiste, omofobe, machiste,  le religioni, e tutto ciò che minaccia lo sviluppo armonioso della sessualità umana in modo che ogni individuo possa riappropriarsi del proprio corpo, della propria crescita e  delle proprie scoperte, per vivere i propri rapporti sociali con rispetto e in pace e far sì che l’era della repressione sessuale venga distrutta totalmente.